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Esperto Risponde

Bronchiectasie bilaterali: è possibile gestire il problema con l'omeopatia?

Gentile dottore buongiorno. Ho 39 anni e a settembre, a fronte di una broncopolmonite, ho scoperto avere bronchiectasie bilateralmente.
Inizialmente il medico ha pensato fosse una bronchite che è stata trattata con antibiotico e mucolitico per 10 gg.
Al 7 giorno di cura, riscontravo ancora problemi e mi sono fatta rivisitare; il dottore confermando la mancata risoluzione ha aggiunto il cortisone per 6 giorni.
Dopo circa una settimana dalla fine di questo trattamento continuavo a stare male.
Ho fatto quindi l'RX e poi sono andata dallo pneumologo che mi ha fatto fare la TAC. Lo pneumologo già dalla verifica dell' RX supponeva ci fossero bronchiectasie confermate poi dalla TAC insieme alla broncopolmonite. Mi ha dato anche lui il fluidificante con punture per il trattamento.
Mi è stato fatto il clapping per staccare il catarro dalle sacche.
a cosa dopo un lungo percorso è stata risolta.
Siccome non voglio incappare nella stessa condizione nell'anno in corso visto che ho una bimba piccola che porta bacilli e microbi dalla scuola, posso contrastare i rischi di ricaduta con trattamenti omeopatici?
In che modalità e cicli vanno assunti? è necessario fare il vaccino, consigliato dal medico di base?
Grazie dell'attenzione.
Risposta del medico
Dr. Marcello Antonio Ledda
Dr. Marcello Antonio Ledda
Specialista in Malattie dell'apparato respiratorio e Allergologia e immunologia clinica
I rischi di  riacutizzazione delle bronchiectasie si evitano principalmente con la prevenzione delle infezioni batteriche, virali, il controllo delle secrezioni e la fisioterapia. Ma per questo le consiglio di farsi seguire dallo pneumologo che le ha fatto la diagnosi.
Cordialmente 
 
Risposto il: 14 Dicembre 2015