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Esperto Risponde

Effetti collaterali della paroxetina e modalità di sospensione

gent.mo Dottore, assumo Dropaxin da circa 3 anni (20 gocce al giorno). Ho iniziato la cura a causa di frequenti attacchi d'ansia, sensazioni di vomito alla vista del cibo. Gli attacchi d'ansia non sono più ricomparsi per cui considero il farmaco efficace. Ho riscontrato 2 effetti collaterali: aumento ponderale e ciclo mestruale caratterizzato da irregolarità: le mestruazioni compaiono ogni 3 settimane. Ho deciso, quest'estate, di ridurre, in modo graduale e su consiglio del neurologo, la quantità di gocce e il ciclo è tornato regolare. A settembre però ho avuto la necessità di tornare ad assumere 20 gocce; mi sentivo molto irritabile pur non avendo attacchi di panico. In effetti sul bugiardino ho letto che il farmaco può causare emorragie. La ginecologa mi ha detto che qs tipo di farmaci può creare problemi di qs tipo, non evidenziando altre disfunzioni. Quando ho iniziato la cura credevo di poter sospendere senza problemi dopo 1 anno circa ma mi rendo conto che senza queste gocce non riesco a raggiungere lo stesso benessere fisico e psicologico. Cosa pensa Lei in merito a questo mio effetto collaterale? Esistono farmaci omeopatici che possano sostituire gradualmente il dropaxin? Grazie!
Risposta del medico
Dr. Federico Baranzini
Dr. Federico Baranzini
Specialista in Psichiatria e Psicologia e Psicoterapia

 Gentile Utente

la paroxetina è estremamente efficace per i Disturbi d'Ansia anche con somatizzazione. Certamente la fase di dismissione e decalage è molto delicata e deve essere condotta adeguatamente e nel momento giusto. 

Non direi che questi farmaci gli SSRI possodo causare emorragie, quanto piuttosto interferendo con la aggregazione piastrinica facilitare in soggetti predisposti. Riporto dal foglietto illustrativo:

"Con gli SSRI sono stati riportati casi di disturbi emorragici a livello cutaneo, quali ecchimosi e porpora. Sono state riportate altre manifestazioni emorragiche, per esempio emorragie gastrointestinali. I pazienti anziani possono essere maggiormente a rischio. Si consiglia cautela nei pazienti che assumono SSRI in concomitanza ad anticoagulanti orali a farmaci noti per influire sulla funzione piastrinica o ad altri farmaci che possono aumentare il rischio di emorragie (per esempio antipsicotici atipici quali clozapina, fenotiazina, gran parte degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico, farmaci antinfiammatori non steroidei, FANS, COX-2 inibitori) e nei pazienti con anamnesi positiva per disturbi emorragici o condizioni che possono predisporre ad emorragie."

Le consiglio se non l'avesse gia avviata o presa in considerazione di affiancare un supporto psicologico alla terapia farmacologica in modo da gestire meglio la fase di dismissione della cura con SSRI. 

Non lavoro con farmaco omeopatici quindi non sono in grado di darle una riposta in merito.

Cordiali saluti

 

Risposto il: 25 Gennaio 2014