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Esperto Risponde

chemiopembolizzazione in cirrosi con HCC di 74 anni

Salve, a mio padre che dal 2003 è affetto da cirrosi epatica dovuta ad epatite c, dal mese di giugno sono stati diagnosticati alcuni carcinomi al fegato di varie dimensioni ma non più grandi di 6 cm. Il medico che da anni lo seguiva nell'ospedale di bari dopo essersi consultato con altri colleghi per poter intervenire con alcolizzazione e altro, ci ha comunicato che tali cure non potevano essere eseguite.Successivamente si è pensato di chiedere altri consulti presso l'ospedale di Padova dove ci è stato riferito che avrebbero potuto intervenire con la chemioembolizzazione ma che la scelta era del pazinte e della famiglia visto anche l'età, 74anni.Ma il paziente può decidere quando ci si affida alla medicina per salvarsi la vita?perchè la scelta spetta a noi e loro si lavano le mani delle conseguenze? premettendo che i medici sono a conoscenza degli scompensi gravi dovuti ad una iniziata cura di interferone e interrotta per questi e che il paziente in questione è un portatore sano di anemia mediterranea noi cosa decidiamo? Siamo in crisi..
Risposta del medico
Dr. Massimo De Luca
Dr. Massimo De Luca
Specialista in Gastroenterologia
Da quanto riporta ci sembra di capire che i medici siano favorevoli ad intraprendere una terapia, la chemioembolizzazione, che potrebbe rallentare la progressione tumorale. Ovviamente per l'età e la gravità della malattia è richiesto il consenso del paziente e dei familiari, essendo una procedura che presenta certamente dei rischi non trascurabili.
Risposto il: 16 Ottobre 2008