Da quello che Lei descrive, credo che la coronarografia sia certamente indicata, anche perché nel caso in cui “altri esami” evidenziassero ostruzioni alle coronarie, per potere trattare queste ultime (o con la tecnica dell’angioplastica coronarica o con l’intervento di bypass) è necessario fare comunque la coronarografia: quindi, anziché evitare un esame ne farebbe uno in più. Tra l’altro, le metodiche quali la TAC coronarica, che in alcuni casi – ma a mio avviso non nel suo – possono sostituire la coronarografia, comportano comunque l’immissione in circolo di mezzo di contrasto e l’assorbimento di una dose non indifferente di radiazioni. Non è chiaro invece il perché di una terapia medica così complessa come quella che Lei sta assumendo se la sua anamnesi – a quello che sembra – era fino ad ora sostanzialmente negativa. La doppia disaggregazione piastrinica (Cardioaspirin + Plavix) è infatti indicata nei cardiopatici noti (esiti di infarto, esiti di angioplastica) ma Lei non riporta questi dati.
Infine, per quanto riguarda gli attacchi di panico, è difficile poterLa aiutare attraverso una consulenza via internet: il consiglio è di parlarne con il suo medico che Le prescriverà degli ansiolitici ed eventualmente una serie di colloqui psicologici finalizzati al contenimento dell’ansia. Cordiali saluti.