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mettiamo il caso di essere due cavernicoli che si ritrovano davanti un'automobile in movimento. Osservando, si vedono due ruote che girando sul terreno producono lo spostamento del mezzo; ma osservando bene vedono che le ruote sono collegate ad altre ruote, leve e pistoni, che alla fine sono connesse a un serbatoio pieno di un liquido infiammabile. Noi cavernicoli possiamo pensarla in diversi modi:

1) le ruote si muovono e contemporaneamente avviene lo spostamento della macchina , degli altri ingranaggi e il consumo della benzina. Tutti questi eventi sono legati tra loro ma nessuno potrà mai dire chi "ha cominciato".

2) la benzina esplodendo produce il movimento iniziale che attiva gli ingranaggi, quindi la rotazione delle ruote e quindi il movimento del veicolo

3) ognumo si muove per conto suo: la benzina evapora consumandosi, gli ingranaggi girano in modo casualmente sincrono con le ruote e la macchina procede spinta da una forza misteriosa

Diciamo che l'ultima risposta è quella che per centinaia di anni ha dominato il pensiero filosofico occidentale, ponendo le sfere dell'anima e della materia in due luoghi distinti anche se tra loro "per volontà divina" coincidenti.

La seconda risposta è quella che attualmente è ancora dominante nella pratica medica, per cui gli eventi chimici molecolari del tessuto nervoso sono meccanicisticamente induttori dei pensieri e dei sentimenti (l'anima?)

La prima risposta, che per quanto riguarda la meccanica dell'automobile è chiaramente sbagliata, è invece oggi la più interessante, perchè i sistemi biologici sono complessi e le relazioni tra gli eventi sono contemporaneamente interconnesse ma in direzioni molteplici (quindi cade la relazione lineare di "causa-effetto).

Poi ci sono problemi di fede religiosa, ma quella è un'altra storia...

Saluti