ristrutturazione della personalità

Buongiorno, ho 39 anni, e dopo anni in cui problemi di famiglia, economici e vari fattori d'ansia e stress sono stati la quotidianità, mi rendo conto di aver subito una sorta di crollo...il problema è che questo avveniva quasi due anni fa, e dopo un periodo di miglioramento, ho la sensazione di essere sull'orlo di un baratro forse perfino peggiore. Tutto è cominciato con crescente senso d'ansia, contrazioni muscolari e soprattutto tristezza, crisi di pianto e vertigini. Dopo un episodio acuto, simile a un attacco di panico, mi sono stati prescritti fluoxeren e tavor. Dal punto di vista clinico è risultato solo un innalzamento costante dei valori della pressione, e tuttora assumo mezza compressa di Enapren. Un anno fa, dato che ai primi miglioramenti nulla di significativo era seguito, mi sono rivolta a uno specialista: nuove prescrizione, Zoloft e Xanax. Qualche mese buono, ma anche la sensazione dolorosa di non riuscire a esprimere appieno la mia sofferenza...perfino di essere giudicata dai medici. Qualcuno mi ha parlato di psicoterapia, ma non posso permettermela; ora prendo lo zoloft a giorni alterni, ma i pensieri neri mi sommergono, a volte percepisco la realtà attorno a me come fosse estranea, ho momenti di terribile stanchezza, oppure nausea e capogiri, e arrivo a meditare il suicidio. Amo la vita, non è una frase fatta...ma talvolta ho l'impressione di non esserne degna, di essere solo un peso per tutti. Chiedo scusa per il lungo sfogo, e ringrazio per l'attenzione