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Coronavirus: 'incentivi a vaccinazione', la proposta del medico

Milano, 29 dic. (Adnkronos Salute) - "Prima di dover amaramente concludere che, per quanto ben informati e rassicurati, troppi cittadini preferiscono
Milano, 29 dic. (Adnkronos Salute) - "Prima di dover amaramente concludere che, per quanto ben informati e rassicurati, troppi cittadini preferiscono scaricare sulle spalle altrui l'onere e la propria responsabilità, adotterei un serio sistema di incentivo alla vaccinazione" anti-Covid. La proposta arriva da Paolo Spada, chirurgo Humanitas, fra le anime della pagina social 'Pillole di ottimismo' ideata da Guido Silvestri, virologo della Emory University di Atlanta. Per il medico "le possibilità sono molte, dalle agevolazioni economiche alle occasioni riservate o prioritarie per gli immuni: lascio a voi discutere su quelle più opportune ed eleganti, ma certo ognuna ha pieno diritto considerato il vantaggio, sia economico che di sicurezza, che il cittadino vaccinato porta con sé alla collettività".
"La protezione collettiva, e con essa l'incapacità del virus" Sars-CoV-2 "di propagarsi", secondo Spada è un obiettivo "troppo importante per essere messo a rischio". Un traguardo al quale "dobbiamo arrivare con ogni mezzo - avverte - incluso, se del caso, l'obbligo vaccinale che speriamo non sia necessario. Sarebbe davvero triste constatare di dover imporre il vaccino per legge, ma non esiterei a farlo non appena ci fosse evidenza di una adesione insufficiente. Abbiamo dovuto patire limitazioni di libertà inimmaginabili, che ancora ci costringono, e altre ne verrebbero se non riuscissimo a fermare il contagio: smettiamo di appellarci a considerazioni di principio già ampiamente superate dai fatti. Il diritto di tutti a tornare a una vita degna di questo nome prevale sul diritto a non vaccinarsi", sostiene il chirurgo in un lungo post su Facebook.
La premessa dell'esperto Humanitas è che "non vi sono alternative alla vaccinazione di massa per uscire da questa pandemia". Anche per questo "vaccinarsi è un dovere civico, un obbligo morale" e "su questo vorrei essere chiaro: tutte le domande e i dubbi che pur legittimamente si sollevano sull'efficacia del vaccino, sulla sicurezza, sugli effetti collaterali e avversi, su quelli a breve e lungo termine, devono servire a mantenere elevato il livello di qualità del vaccino, e se possibile ad aumentarlo ulteriormente (già pare comunque notevole). Non esimono però - ammonisce Spada - dalla necessità di vaccinarsi, quale che sia il rischio. E' un piccolo obolo che ognuno paga alla causa, che riguarda tutti quanti" e "non solo gli anziani". Incalza il medico: "Non si tratta quindi di decidere se mi conviene o no vaccinarmi. Non esiste solo ciò che è conveniente, o utile. Esiste prima di tutto ciò che è giusto, e dovuto".
"In subordine, e sottolineo solamente in subordine rispetto al punto precedente - aggiunge Spada - rassicuro sul fatto che chiunque, a qualsiasi fascia di età e profilo di rischio appartenga, ha comunque vantaggio a vaccinarsi, perché gli effetti avversi dell'infezione, a breve e lungo termine, possono essere assai peggiori e certamente più frequenti di quelli del vaccino, anche se non siete anziani. Tanto per ricordarvi, solo nelle ultime 2 settimane sono decedute per Covid in Italia 83 persone sotto i 50 anni di età, 334 sotto i 60 anni. La convenienza esiste per tutti, salvo i rari casi che verranno esclusi dalla vaccinazione per solide ragioni".
Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2020
3 minuti di lettura

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