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Coronavirus: locali chiusi e rave cancellati? Lo sballo di gruppo trasloca online

Milano, 2 set. (Adnkronos Salute) - Lo sballo di gruppo al ritmo di musica martellante in epoca di distanziamento sociale e lockdown? Non sparisce,
Milano, 2 set. (Adnkronos Salute) - Lo sballo di gruppo al ritmo di musica martellante in epoca di distanziamento sociale e lockdown? Non sparisce, trasloca online. Né i locali notturni chiusi, né i divieti di uscire di casa hanno fermato il popolo dei frequentatori di festini con annesso consumo di stupefacenti. Uno studio scientifico ha fotografato il fenomeno: isolamento e distanze sociali durante la pandemia di Covid-19 hanno creato nuovi contesti per l'uso di droga, in particolare rave virtuali e happy hour via Zoom.
La ricerca firmata da scienziati della New York University svela un mondo inedito racchiuso in una stanza, pur superando i confini delle 4 mura di casa attraverso connessioni virtuali. E molti partecipanti usano droghe in queste situazioni socialmente distanti, spiegano gli autori, ricercatori della Nyu Grossman School of Medicine e del Center for Drug Use and Hiv/Hcv Research operativo nella Nyu School of Global Public Health. Pubblicato sulla rivista 'International Journal of Drug Policy', il lavoro del team statunitense è il primo a esaminare il consumo di sostanze durante i rave e gli happy hour virtuali.
"Abbiamo esaminato - spiega il ricercatore Joseph Palamar, autore principale dello studio - se gli ordini di restare a casa hanno cambiato il modo in cui le persone usano droghe e sembra che la fruizione durante incontri online sia in qualche modo prevalente tra la popolazione che abbiamo studiato", assidui frequentatori di feste in epoca pre-Covid. I ricercatori hanno condotto sondaggi online nell'aprile-maggio 2020 con 128 persone di New York, che partecipano a eventi di musica elettronica dance (Edm) e hanno segnalato un uso recente di droghe. Alcune forme di vita notturna, spiegano gli studiosi, hanno traslocato sulle piattaforme online nel momento in cui le normative per frenare la diffusione del nuovo coronavirus hanno previsto la chiusura temporanea dei locali e la cancellazione dei grandi festival di Edm.
C'è la formula rave virtuale: i partecipanti assistono a spettacoli di Dj dal vivo trasmessi a migliaia o anche milioni di persone. E' successo per esempio con l'Electric Daisy Carnival, il più grande festival Edm negli Stati Uniti, ha tenuto un evento virtuale definito 'rave-a-thon', una sorta di 'maratona' con molti famosi Dj a maggio. E poi ci sono gli happy hour: incontri sociali online. Entrambe queste modalità sono popolari fra i frequentatori di feste Edm. Il 55,5% degli intervistati ha partecipato a rave virtuali e il 69,5% ha partecipato a happy hour virtuali. Più di un terzo dei festaioli digitali ha riferito di aver utilizzato droghe illegali (il 40,8% dei partecipanti ai rave virtuali e il 33,7% dei partecipanti agli happy hour virtuali).
L'alcol è stato utilizzato dalla maggior parte dei partecipanti (70%) durante entrambi i tipi di eventi, seguito dalla marijuana (quasi il 30% dei partecipanti). Per i rave virtuali è stato segnalato l'uso di ecstasy, Mdma e Molly (8,5%), Lsd (7%) e cocaina (4,2%), mentre alcuni partecipanti agli happy hour virtuali usavano cocaina (3,4%) e ketamina (3,4%). "Sebbene l'uso di droghe possa essere considerato 'più sicuro' in un ambiente domestico, può anche introdurre diversi rischi, come l'uso in solitaria", ha affermato Palamar. "La mia preoccupazione sono anche i potenziali effetti sociali negativi di questo consumo davanti alla telecamera".
Ultimo aggiornamento: 02 Settembre 2020
3 minuti di lettura

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