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Farmaci: Efpia, priorità a catene approvigionamento contro carenze

Roma, 25 feb. (Adnkronos Salute) - Man mano che la situazione del nuovo coronavirus evolve, "le aziende dell'Efpia (European pharmaceutical industry)
Roma, 25 feb. (Adnkronos Salute) - Man mano che la situazione del nuovo coronavirus evolve, "le aziende dell'Efpia (European pharmaceutical industry) stanno dando priorità alla continuità delle catene di approvvigionamento, e stanno lavorando per prevenire e mitigare eventuali carenze di farmaci. Il tutto attraverso uno stretto coordinamento con l'Agenzia europea dei medicinali e altri enti a livello mondiale". Lo precisa l'Efpia in una nota. "In questa fase, i produttori non hanno segnalato carenze o ritardi nella produzione", aggiunge. La Farmindustria europea elenca una serie di aziende impegnate in ricerca. Eccole:
AbbVie: a fine gennaio, le autorità sanitarie cinesi hanno identificato Aluvia* (lopinavir/ritonavir) come potenziale trattamento per il coronavirus e ne hanno richiesto la fornitura. AbbVie ha donato circa 2 milioni di dollari della terapia come opzione sperimentale per far fronte alla crescente crisi sanitaria. AbbVie sta inoltre collaborando con l'Oms per garantire uno sforzo globale coordinato.
Bayer: ha fatto importanti donazioni finanziarie e di numerosi medicinali tra cui un antibiotico per i pazienti colpiti da Covid-19 in Cina. Le donazioni sono state fatte alla Croce Rossa cinese.
Boehringer Ingelheim: ha effettuato una serie di donazioni per un totale di oltre 1 milione di dollari nella lotta contro l'epidemia in Cina, destinate all'acquisto di materiale medico di protezione per gli ospedali di Wuhan e altre città dell'Hubei. Il quartier generale di BI ha anche acquistato 100.000 mascherine protettive dalla Germania, donate per fornire protezione al personale medico negli ospedali dove vengono curati i pazienti in Cina.
Roche e Genentech: la società stanno facendo consulenze all'Oms e stanno lavorando con le autorità sanitarie cinesi per fornire assistenza nello screening. Recentemente hanno donato kit di test diagnostici e forniture mediche.
GlaxoSmithKline: insieme alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations ha formato una nuova partnership per sviluppare un vaccino per il virus 2019-nCoV. GSK renderà disponibile la sua consolidata tecnologia sugli adiuvanti. L'uso di un adiuvante può essere di particolare importanza in una pandemia poiché può ridurre la quantità di antigene richiesta per ogni dose di vaccino, consentendo di produrre più dosi e renderle disponibili a più persone.
Johnson & Johnson: sta cercando di accelerare ulteriormente il suo programma di vaccini sperimentali sul coronavirus attraverso una collaborazione allargata con la Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), presso il Dipartimento della salute degli Stati Uniti.
Sanofi Pasteur: la business unit globale vaccini di Sanofi sfrutterà i precedenti lavori per lo sviluppo di un vaccino anti-Sars che potrebbe sbloccare un percorso rapido per lo sviluppo di un vaccino contro Covid-19. Sanofi utilizzerà la sua piattaforma di Dna ricombinante per produrre un nuovo candidato vaccino contro il nuovo coronavirus del 2019.
Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2020
3 minuti di lettura

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