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Farmaci: Italia maglia nera per antibiotico-resistenza e prevalenza epatite C

Roma, 27 feb. (AdnKronos Salute) - Coperture vaccinali sotto la soglia critica del 95%. La maggiore prevalenza in Europa dell'infezione da Hcv,
Roma, 27 feb. (AdnKronos Salute) - Coperture vaccinali sotto la soglia critica del 95%. La maggiore prevalenza in Europa dell'Infezione da Hcv, stimata in circa 1 milione di persone. E la maglia nera per le resistenze agli Antibiotici e oltre 280 mila persone colpite da infezioni correlate all'assistenza. Nel corso dell'evento Ahead (Achieving health through anti-infective defense), si è fatto il punto sulla minaccia delle malattie infettive in Italia e sulle strategie di contrasto che il nostro Paese sta mettendo in campo, come il Piano nazionale di prevenzione vaccinale e il futuro Piano contro la resistenza agli antibiotici.
"Le malattie infettive rappresentano un capitolo rilevante in termini di incidenza e mortalità in Italia - afferma Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità - L'Italia è maglia nera per le resistenze di germi come le klebsielle e altri batteri Gram negativi nei confronti di diversi antibiotici, primi fra tutti i carbapenemi. Ma anche malattie virali prevenibili, come l'influenza, possono causare indirettamente migliaia di decessi ogni anno per complicanze batteriche o cardiovascolari. Le emergenze infettivologiche poi costituiscono un caso a parte e il caso meningite in Toscana e i focolai di Chikungunya o West Nile sono solo alcuni dei tanti episodi che siamo costretti ogni anno a fronteggiare".
Tra le malattie infettive l'influenza ogni anno colpisce in Italia circa 5 milioni di persone. Le polmoniti, spesso associate all'influenza, contano circa 200 mila casi l'anno e 10 mila decessi. Poi le meningiti, l'herpes Zoster e l'epatite B e C con centinaia di migliaia di portatori cronici. Le infezioni batteriche multiresistenti, che colpiscono ogni anno dal 7% al 10% dei pazienti con migliaia di decessi. E ancora, le infezioni da Papillomavirus che possono causare tumori anogenitali.
L'avanzata delle infezioni è favorita dalla flessione delle coperture che si registra in Europa e in Italia per quasi tutte le vaccinazioni, alcune delle quali sono scese sotto la soglia di sicurezza fissata al 95%. Fenomeno "arginabile" con il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019. E se Ranieri Guerra, direttore generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, osserva che il Piano "individua strategie efficaci e omogenee con un'offerta vaccinale ampia e tra le più avanzate nel mondo", per Francesca Moccia, vicesegretario generale Cittadinanzattiva "la sfida è che questa opportunità diventi realtà per tutti".
Altro fronte aperto quello dell'infezione da virus dell'epatite C, che in Italia conta circa 1 milione di portatori di Hcv. "Non utilizzare le opzioni terapeutiche a disposizione per eradicare l'infezione da HCV è una scelta inaccettabile sul piano sanitario, sociale e anche etico: bisogna dare certezze a tutti i pazienti con Hcv, eliminando ogni barriera per l'accesso alle nuove terapie attraverso un Piano nazionale finalizzato alla completa eradicazione di questa patologia", afferma Federico Gelli, membro della commissione Affari sociali della Camera dei deputati.
Ma non solo: entro il 2050 le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero essere la prima causa di morte al mondo, con un tributo annuo di oltre 10 milioni di vite. In Italia, la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa: nel nostro Paese le infezioni correlate all'assistenza colpiscono ogni anno circa 284.100 pazienti causando non meno di 5 mila decessi.
"Il Piano nazionale contro la resistenza agli antibiotici, annunciato dal ministro della Salute, va nella giusta direzione - afferma Mario Marazziti, presidente della commissione Affari sociali della Camera - L'aspetto qualificante è la scelta di affrontare in modo integrato tutti gli aspetti dell'antibiotico-resistenza secondo un approccio 'One Health', ovvero un approccio olistico alla salute umana e degli animali. Fondamentale anche la disponibilità degli antibiotici di nuova generazione, che devono essere resi accessibili al paziente nel rispetto dei criteri di una corretta stewardship".
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2017
4 minuti di lettura

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