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Ricerca: Bicocca Milano, così il cervello impara dagli errori altrui

Milano, 30 gen. (AdnKronos Salute) - Sbagliando s'impara, anche quando a commettere un errore sono gli altri. L'osservazione degli sbagli altrui
Milano, 30 gen. (AdnKronos Salute) - Sbagliando s'impara, anche quando a commettere un errore sono gli altri. L'osservazione degli sbagli altrui stimola infatti i meccanismi cerebrali di correzione automatica dell'errore, contribuendo all'apprendimento. In altre parole, il cervello fa tesoro degli sbagli perché non vengano ripetuti. Lo spiega uno studio condotto da Alice Mado Proverbio, docente di Neuroscienze cognitive nel Dipartimento di Psicologia dell'università di Milano-Bicocca, coadiuvata da Matteo Cozzi, Andrea Orlandi e Manuel Carminati. La ricerca è pubblicata su 'Neuroscience'.
Gli esperimenti hanno coinvolto 10 giudici esperti - studenti e professori di pianoforte della Civica scuola di musica Claudio Abbado - e 24 partecipanti sottoposti a elettroencefalografia: 12 pianisti professionisti e 12 studenti universitari senza una specifica educazione musicale. Ognuno ha visualizzato centinaia di video nei quali venivano mostrate un paio di mani che suonavano. Nella metà dei casi i movimenti erano compatibili con la traccia musicale ascoltata, nell'altra metà la diteggiatura non corrispondeva alle note musicali di sottofondo. Quando il suono non era compatibile con le immagini visualizzate, il cervello dei pianisti lo rilevava automaticamente, registrando l'incongruenza. Il cervello dei partecipanti non esperti invece non rilevava gli errori, perché privo delle regole audio visuo-motorie presenti nel cervello dei musicisti.
Il processo attraverso il quale il cervello registra un'incongruenza e si accorge dell'errore - spiegano dall'ateneo meneghino - si manifesta come componente negativa nota in letteratura come Ern (Error related negativity). E grazie all'attivazione dei neuroni specchio audio visuo-motori, la Ern scatta sia quando siamo noi a sbagliare sia quando a farlo sono gli altri.
Lo studio ha dimostrato quindi che quando il cervello rileva un errore, anche se commesso da altri, mette in atto dei processi di correzione automatica che, modificando l'organizzazione delle informazioni, favoriscono l'apprendimento.
La ricerca ha evidenziato inoltre che la sola osservazione del movimento stimola direttamente l'attività della corteccia motoria e pre-motoria del cervello, come se a compiere il movimento fossimo noi stessi. Ecco perché anche la semplice visione di filmati, o la dimostrazione dal vivo da parte dell'insegnante o dell'istruttore, è fondamentale per l'apprendimento di discipline motorie, musicali e di altro tipo.
"La scoperta in futuro potrebbe essere utile alla Riabilitazione clinica in pazienti paralizzati e con deficit motori - commenta Mado Proverbio, docente di Neuroscienze cognitive alla Bicocca - La stimolazione sensoriale, attraverso la visione di un video, contribuisce all'apprendimento della pratica motoria grazie all'attivazione dei neuroni specchio visuo-motori. Lo studio, inoltre, ha permesso di comprendere il meccanismo cerebrale grazie al quale si codificano, e dunque si ricordano, quali dita usare per suonare le note musicali, contribuendo così al processo di apprendimento delle abilità musicali".
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2017
3 minuti di lettura

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