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Salute: Aiop, checklist in 10 punti per un sorriso perfetto e denti sani

Roma, 6 apr. (AdnKronos Salute) - Un sorriso smagliante è il sogno di molti, ma i denti sono un bene prezioso anche per le funzioni che svolgono:
Roma, 6 apr. (AdnKronos Salute) - Un sorriso smagliante è il sogno di molti, ma i denti sono un bene prezioso anche per le funzioni che svolgono: dalla masticazione alla corretta fonazione, fino al sostegno dei muscoli del volto. A richiamare l'attenzione sul pericolo di trattamenti dentali ispirati solo al rispetto dei canoni di bellezza sono gli odontoiatri in vista del IX Meeting mediterraneo dell'Accademia italiana di odontoiatria protesica (Aiop), in programma domani e dopodomani a Riccione. Per guidare pazienti e specialisti, gli esperti hanno stilato un decalogo, con gli accorgimenti da rispettare per avere un sorriso che assicuri insieme bellezza e buona salute.
Proprio la forma dei denti e, in particolare, la strettissima correlazione con le funzioni esercitate dall'apparato dentale sarà il tema al centro del meeting. "E' importante far comprendere al paziente la corrispondenza che deve esistere tra estetica e funzione dell'apparato masticatorio", spiega Paolo Vigolo, presidente di Aiop. "Questi due aspetti sono infatti in stretta relazione e devono sempre andare di pari passo, perché la vera bellezza è una somma complessa di diversi elementi in reciproco equilibrio. Come un edificio elegante eretto su esili fondamenta, così denti bianchi e luminosi, se non svolgono le proprie funzioni essenziali, rischiano di poggiare su fragili basi. Per potersi definire davvero bello e sano, un sorriso, oltre ad essere esteticamente piacevole, deve anche caratterizzarsi per una dentatura armoniosa e funzionale, che consenta di masticare correttamente, parlare bene e dare il giusto sostegno ai muscoli del viso".
Ma quali sono, allora, le regole d'oro dietro un bel sorriso?
1) Gengive sane: assicurano la durata dei denti e costituiscono la necessaria cornice per l'ottenimento di una buona estetica.
2) Rispetto o ripristino di una corretta funzione masticatoria: se l'occlusione non è ben impostata, il rischio è che i denti si consumino più del dovuto o si spostino, inficiando il risultato ottenuto.
3) Ripristino della corretta fisionomia del viso, dando ai denti la giusta altezza: i soli denti bianchi non sono sufficienti ai fini di un risultato estetico ottimale, se il viso è schiacciato o troppo lungo.
4) Impiego dei materiali secondo la Diagnosi clinica: esistono vari materiali che consentono di ottenere una buona estetica, ma ognuno ha specifiche indicazioni che devono essere opportunamente valutate.
5) Rispetto delle caratteristiche dell'individuo: forme e colori sono unici in ogni paziente, che per questo motivo deve essere trattato in modo specifico.
6) Rispetto dei tempi biologici: i trattamenti estesi, che hanno necessità di essere eseguiti in più sedute, non possono essere effettuati in tempi ristretti. Nei trattamenti protesici, soprattutto nel caso di terapie parodontali, si deve dare all'Organismo il tempo di guarire. In quest'ottica, le Protesi provvisorie sono un mezzo fondamentale per far stabilizzare i tessuti e dare modo al paziente di provare sia la funzione che la resa estetica del trattamento.
7) Valutazione multidisciplinare: in alcuni casi, per il raggiungimento del risultato ottimale, oltre al restauro protesico possono essere necessarie altre terapie preparatorie come, ad esempio, l'ortodonzia, la chirurgia parodontale o quella maxillofacciale.
8) Collaborazione con un odontotecnico esperto: la realizzazione di una protesi ad alta valenza estetica non può prescindere dal lavoro di team con un odontotecnico in grado di valutare il caso preliminarmente, insieme al dentista, e di eseguire tecnicamente il lavoro.
9) Collaborazione del paziente e attenta valutazione delle sue reali aspettative: a volte i pazienti hanno desideri inconsci che non possono essere soddisfatti dal solo lavoro dell'odontoiatra, anche se magistralmente eseguito; in altri casi, non collaborano a sufficienza nel praticare una corretta igiene orale o nel seguire le istruzioni fornite dallo specialista.
10) Mantenimento nel tempo: la realizzazione di un restauro orale, piccolo o grande che sia, è parte di quell'alleanza terapeutica medico-paziente che inizia con la diagnosi e la preparazione del caso e dovrebbe proseguire ben oltre la fine della terapia. Solo un buon mantenimento, dal punto di vista sia igienico che dei successivi controlli con il dentista, può assicurare la durata nel tempo.
Ultimo aggiornamento: 06 Aprile 2017
4 minuti di lettura

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