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Sanità: febbre West Nile, in Veneto 51 casi con 2 decessi

Venezia, 9 ago. (AdnKronos Salute) - Sono complessivamente 51, al 7 agosto, i casi accertati in Veneto di febbre West Nile. Tra questi 32 forme lievi
Venezia, 9 ago. (AdnKronos Salute) - Sono complessivamente 51, al 7 agosto, i casi accertati in Veneto di febbre West Nile. Tra questi 32 forme lievi e 19 neuroinvasive a diversi livelli di gravità. E purtroppo si registrano anche due decessi. I casi si sono verificati, al momento, a Padova (15), a Rovigo (16), a Treviso 83), a Venezia (7), a Verona (8), a Vicenza (2). La Direzione prevenzione della Regione Veneto ha emesso il quarto bollettino sulle arbovirosi (malattie virali o da altri microrganismi trasmessi da puntura di zanzare o altri vettori), che contiene un focus proprio sulla febbre West Nile, che in alcuni limitati casi si contrae dalla puntura della zanzara culex. Il bollettino fa il punto anche su Chikungunya (2 casi), Dengue (10 casi), Tick-borne encephalitis (26 casi), virus Usutu (1 caso), Zika (1 caso).
Nonostante i 51 casi per il West Nile "la situazione è assolutamente sotto controllo - spiega l’assessore alla sanità Luca Coletto - e in tutti gli ospedali veneti si pone ogni attenzione in fase di diagnosi e si erogano tutte le cure necessarie. Alla gente chiediamo non paura ma collaborazione nel mettere in atto tutte quelle piccole precauzioni che possono allontanare il rischio, come l’uso di repellenti cutanei o per gli ambienti chiusi, delle zanzariere e dei condizionatori dove presenti, evitare di creare zone con acqua stagnante. Il bollettino diffuso oggi contiene anche una serie di istruzioni comportamentali specifiche"
La febbre West Nile - si legge sul bollettino - è provocata da un virus, oramai endemico nel territorio veneto, trasmesso con la puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex, tra cui la zanzara comune C. pipiens, mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo. Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni.
Ultimo aggiornamento: 09 Agosto 2018
3 minuti di lettura

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