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Vaccini: scuola, entro 10 luglio basterà autocertificazione per 2018/19

Roma, 5 lug. (AdnKronos Salute) - Basterà una dichiarazione sostitutiva di vaccinazione per la prima iscrizione alla scuola dei bambini dai 0 ai 6
Roma, 5 lug. (AdnKronos Salute) - Basterà una dichiarazione sostitutiva di vaccinazione per la prima iscrizione alla scuola dei bambini dai 0 ai 6 anni. In caso di piccoli fra 6 e 16 anni, dunque non per la prima iscrizione, resta valida la certificazione presentata per l'anno scolastico 2017-2018 se il minore non deve effettuare nuovi vaccini o richiami. Ad annunciarlo il ministro della Salute, Giulia Grillo, in conferenza stampa oggi a Roma con il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.
La modifica delle regole avverrà con una circolare interministeriale, che depotenzia dunque l'obbligo di presentare la documentazione che comprova le vaccinazioni entro il 10 luglio, termine che diventa "non perentorio" ha assicurato Grillo.
"In alcuni casi" ha precisato il ministro Grillo, si potrà anche solo autocertificare di aver preso l'appuntamento con la Asl per effettuare la vaccinazione, e dunque non di averla già eseguita. "Chiaramente - ha ribadito il ministro - non bisogna fare certificazioni false, perché altrimenti si incorre nelle conseguenze previste dalla legge. Se ci sono dei genitori che hanno dei dubbi si rivolgano alle istituzioni, anche a noi, siamo disponibili a risolverli. Questa è la via da seguire: informarsi ed essere sereni sul fatto che i vaccini sono sicuri". Si prevede comunque di fare dei controlli a campione per verificare la regolarità delle autocertificazioni.
"Guardate - ha evidenziato Grillo - che il problema di produrre la documentazione vaccinale è un problema reale e pratico, le Asl sono in affanno. Abbiamo ribadito il principio che anche se entro il 10 luglio non si è prodotta, si potrà fare successivamente", ma comunque entro l'inizio dell'anno scolastico, altrimenti permangono le regole del decreto Lorenzin.
Quanto all'istituzione del Tavolo di esperti indipendenti, guidato dall'epidemiologo Vittorio Demicheli, "una delle grandi questioni portate avanti dagli esitatori è che non ci fosse sufficiente indipendenza da parte dei decisori politici rispetto alle aziende farmaceutiche, per cui vogliamo eliminare qualunque ombra per venire incontro anche da questo punto di vista".
Ultimo aggiornamento: 05 Luglio 2018
2 minuti di lettura

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