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Angioplastica

In questo articolo:
Dilatazione di un vaso arterioso attraverso un catetere con un palloncino alla sua estremità, quest'ultimo gonfiato nella sede del restringimento del vaso, lo risolve.

Angioplastica: descrizione del trattamento

Il cuore è un muscolo che pompa costantemente sangue a tutto il corpo. Le arterie coronarie forniscono al cuore il sangue ricco di ossigeno e di sostanze nutritive che gli servono per funzionare correttamente. Col passare del tempo, dei depositi di grasso, chiamati placche, possono accumularsi all'interno delle arterie, ostruendo il flusso di sangue. La formazione di placche è quindi pericolosa perchè può ridurre, o bloccare, l'afflusso di sangue al cuore. L'angioplastica con il palloncino è una tecnica che apre le arterie ristrette o tappate dalla placca. Durante questo procedimento, viene fatta una piccola incisione sulla coscia per poter raggiungere l'arteria femorale. Poi, all'interno dell'arteria femorale viene inserito un filo guida di metallo che viene spinto attraverso l'arteria fino al punto in cui c'è l'ostruzione. Un catetere con attaccato un palloncino sgonfio viene spinto lungo il filo guida fino all'ostruzione. Il palloncino viene successivamente gonfiato, schiacciando la placca contro la parete dell'arteria, e allargandone l'apertura, così che il sangue possa tornare a scorrere normalmente. Spesso, nel punto di restringimento dell'arteria, durante l'angioplastica viene inserito uno stent, per impedire all'arteria di chiudersi di nuovo. Lo stent è un tubicino di rete metallica posto dentro il catetere del palloncino sgonfio. Quando il catetere viene spinto nel punto ristretto e poi gonfiato, lo stent si allarga e aderisce alla parete dell'arteria. Poi, il catetere e il filo guida vengono rimossi, mentre lo stent rimane al suo posto. Qualora la placca si riformi, potrebbe essere necessario ripetere il procedimento di angioplastica semplice, o con stent.
 
Ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2016
2 minuti di lettura

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