La storia è quella di una “angina instabile” in un soggetto a rischio ( donna in età menopausale, ipertesa, con colesterolo aumentato) con alterazioni elettrocardiografiche tipiche di ischemia ( = sottolivellamento del tratto ST), ma con negatività dei marcatori di “danno miocardico” ( i cosiddetti “enzimi”).
Sussistono indicazioni per adire direttamente alla coronagrafia; è anche ragionevole un atteggiamento più “conservativo” – visto che la situazione clinica risulta “stabilizzata” - e cioè fare un test provocativo di ischemia ( cioè una prova da sforzo o un eco-stress) e sottoporsi alla coronarografia in caso tale esame inducesse ischemia malgrado la terapia medica in atto.