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Esperto Risponde

Procedura tavi

Mio padre, aveva una stenosi aortica da parecchi anni, sempre asintomatico, sempre curata con terapia farmacologica fino all'età di 88 anni. Non prendeva nè diuretici, nè cardioaspirina. Ha sempre rifiutato l'intervento chirurgico. Dopo il primo edema si riprende molto bene. Il cardiologo di fiducia, visto i valori degli elettroliti e della creatinina, gli sospende tutti i diuretici e, dopo 5 mesi, l'edema ritorna. Mio padre si riprende molto bene anche questa seconda volta e dice di volersi operare. Lo ricoverano nell'ospedale di zona per eseguire la tavi, ma lo dimettono in quanto scrivono che non si può fare nemmeno la tavi a causa di un anello aortico molto largo e l'inestistenza sul mercato, di device adatti a quella misura. Ci rechiamo in un noto ospedale della capitale. Qui, si meravigliano di questo responso e lo operano con tavi. il primo intervento riesce. Mio padre si alza il giorno dopo, mangia, si sente molto bene. Gli mettono anche il pacemaker e mio padre dice di riposare anche molto meglio. In terza giornata gli fanno una trasfusione per emoglobina a 8. Mio padre aveva già un'anemia con emog a 10. Passano 10 giorni in cui mio padre prende anche il covid. Dopo un consulto con l'ematologo e una seconda trasfusione, gli danno le dimissioni. Nella stessa giornata, gli dicono che non uscirà più in quanto subirà un nuovo intervento per tentare di allargare la protesi che non aderiva bene a causa dell'anello aortico largo e causava anemia grave, per il passaggio laterale dei globuli rossi.
La mia domanda è : "perchè nell'ospedale della capitale gli hanno fatto la tavi, nonostante si sapesse già in partenza di questo anello aortico largo? Motivo per il quale il primo ospedale non glie l'aveva fatta? Mio padre stava bene. Quanti mesi o anni di vita gli hanno accorciato con questo intervento?
Mio padre fa il secondo intervento tavi . Mi dicono che l'intervento non riesce e resta intubato per 3 giorni all'UTIC. Si riprende anche da questo secondo intervento, durante il quale, mi dicono i medici dell'utic, non quelli di cardiochirurgia, ha sviluppato insufficienza cardiaca e 2 edemi polmonari.
La situazione sembra in miglioramento, ma in 7 serata dall'intevento, mio padre mi telefona all'una di notte e mi dice di non poter muovere le gambe. Alle 6 di mattina mi chiamano e mi dicono se possono procedere a tentare un terzo intervento che non capisco bene di cosa si tratti. Mio padre muore il pomeriggio. Sono in attesa di cartella clinica.

Risposta del medico
Dr. Khalil Khansa
Dr. Khalil Khansa
Medico di Medicina generale

La candidibilita' all'intervento aperto o alla TAVI per correggere la stenosi aortica e' in genere di competenza cardiochirurgica o cardologia interventistica, che riescono a valutare in base al tipo di stenosi e alla sintomatologia correlata quale inervento e' indicato e quale siano le complicanze che possono svilupparsi in seguito all'intervento. Per mettere luce a quanto e' accaduto conviene sentire il parere di uno specialista da parte.

Risposto il: 17 Aprile 2024