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Esperto Risponde

Inidcazioni

Buon giorno!

Ringrazio della precedente risposta che riporto in calce unitamente alla domanda.
Ho seguito il Vs consiglio e mi sono rivolta ad un altro cardiologo, che prenderò come unico punto di riferimento.

Ai sintomi precedenti (dolori e bruciori alla schiena, dolori al petto e al suo centro e all'altezza del cuore) si sono aggiunti altri sintomi, ossia battiti anomali, come isolati e avvertiti al centro del petto.

Riporto l'esito dell'ultimo ECG (23.05 u.s.)

ECG
R S a 70 bpm
disturbo di conduzione IV DX
normale ripolarizzazione

reperto stetoacustico di "piccolo" prolasso della valvola mitralica privo di significato clinico.
Buone le condizioni di compenso
PA 120/80

Rx torace
regolare l'aspetto del disegno polmonare dei profili diaframmatici e dell'immagine
cardiovascolare

Il cardiologo nella visione delle lastre ha trovato un pò di artrosi e la "spalla dritta".

Il cardiologo mi ha tranquillizzata sia per il ritardo di conduzione IV Dx sia per il prolasso, che afferma essere congenito, sia per l'attività fisica (anche tre volte a settimana).

Mi ha anche detto che le extrasistole dipendono dal prolasso e anche i dolori al petto e che non c'è bisogno di tornare per il controllo, a meno che non lo voglia io.

Il cardiologo in discorso, pur giovane, mi sembra professionalmente valido, inoltre, mi ha dato ascolto e spiegazioni.

Ora vorrei sapere se potete confermarmi che la situazione è tranquilla così come prospettatami ed, in particolare, formulo domande che mi sono venute tornata a casa e solo dopo aver letto qualcosa
sul prolasso della valvola mitralica:

1) nel mio caso è consigliabile la profilassi di antibiotici prima di interventi chirurgici in generale e di odontoiatria in particolare?
2) Ci sarebbero controindicazioni per gravidanze o comunque servirebbero delle particolari cautele?
3) Ci possono essere problemi in caso di soggiorni in posti di significativa altitudine e, quindi,
anche in caso di viaggi in aereo?

Da persona ansiosa quale sono, avrei bisogno anche del Vs parere, del quale, anticipatamente, Vi ringrazio.
Cordiali Saluti Maria Pia

(Ho 35 anni, in passato ho sofferto di attacchi di panico, che ormai sopraggiungono solo raramente. Il mio gastroenterologo, che mi cura per esofagite cardiale, da due anni mi consiglia di fare sport. Nel mese di ottobre, avendo avvertito affanno e palpitazioni durante footing, su prescrizione del suddetto, mi sono sottoposta ad ECG normale e da sforzo. Referto del primo: Tempo PR (PQ) 100/min complesso QRS :Ritardo minore di conduzione intraventricolare destra Cardiopalmo e dispnea occasionale durante sforzo Già in appuntamento x ECG da sforzo E.O. cardio(?) normale P.A. 125/70 m Referto del secondo: Interrotto per buona tolleranza allo sforzo conclusioni: T.E. negativo per ischemia miocardica o aritmia da sforzo Normali le curve cronotrope e pressorie. Discreta tolleranza allo sforzo. Ho deciso di iscrivermi in palestra, il medico generico mi ha rilasciato certificato, ma previo ok del cardiologo. Ottenuto il nulla osta dal mio gastroenterologo (che è specializzato anche in cardiologia), il medico generico, comunque, mi ha detto di farmi controllare ogni tanto, cosa che non ha detto nè il primo nè il cardiologo che ha eseguito gli ECG. Mi trovo in una situazione imbarazzante, dal momento che i controlli dovrei farli nella struttura di cui il suddetto specialista (che mi conosce da 36 anni!) è il responsabile, non mi ha detto nulla a riguardo e, se prendessi iniziative su ordine del medico generico, rimarrebbe molto male. Io, comunque, sono una persona ansiosa ma sono un pò preoccupata, atteso che in questo periodo avverto bruciori e lievi dolori anche nella parte sinistra del petto. Secondo Voi posso stare tranquilla e fare sport ?Sarebbe il caso che mi facessi controllare? Vi ringrazio fin d'ora della cortese risposta, scusandomi di non essere stata molto sintetica. Maria Pia ciao
Codice domanda: 158D5938


premesso che alcuni dati sono stati riportati in maniera errata, mi sembra poter concludere che i risultati degli accertamenti eseguiti siano favorevoli. La cadenza dei controlli dipende molto dalla necessità di essere rassicurata. Il primo consiglio che deve avere è quello di rivolgersi ad uno specialista che, d’accordo col suo curante, stabilisca le necessità dei suoi controlli. Da quanto riportato, sembra che la frequenza cardiaca a riposo sia alta (100 bpm): se confermata, potrebbe essere utile assumere un farmaco ad hoc (betabloccante). Ripeto, si affidi ad un unico specialista ed al suo curante. )
Risposta del medico
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può stare tranquilla e seguire con fiducia quanto prescrittoLe.
Risposto il: 22 Giugno 2007