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Esperto Risponde

rivascolarizzazione coronarica in arteria

Buonasera,sono un infermiere di 54 anni nel nov. 2012 sono stato sottoposto a rivascolarizzazione miocardico con un bypass ad y AMIS su IVA e AMID su MO la cui coronarografia effettuata nel nov. 2012evidenziava quanto segue: TC stenosi del 50-60% dal corpo fino alla biforcazione, stenosi 80% IVA medio, stenosi 90% D2 all'origine, Coronaria dx nessuna stenosi. Nessun sintomo di angor solo alla prova da sforzosi evidenzia un leggero sottoslivellamento in V4 e V6 scomparso nella fase di recupero. L'emodinamista si rifiutava di esguire PTCA al TC poiché a suo giudizio pericoloso, e successivamente sottoposto a intervento cardiochirurgico. La mia domanda e' la seguente:il chirurgo non avrebbe dovuto fare anche il bypass sulla circonflessa perché se il TC si chiude del tutto a cosa vado incontro ha sbagliato secondo lei fare il bypass sul MO e IVA. Grazie
Risposta del medico
Prof. Carlo Antona
Prof. Carlo Antona
Specialista in Cardiochirurgia

Egregio signore, il tipo di rivascolarizzazione che è stata eseguita è la migliore possibile. Il primo bypass in arteria mammaria è stato posizionato su Iva. Il secondo bypass, con tecnica ad Y, è stato posizionato sull'arteria del margine ottuso, cioè un ramo della Circonflessa. Questo significa che lei ha il ventricolo sinistro totalmente rivascolarizzato dalle arterie mammarie. Ora a lei rimane il compito di controllare i fattori di rischio. Per quanto concerne il test da sforzo risultato blandamente positivo, le ricordo che moltissimi pazienti rivascolarizzati con arterie possono presentare al massimo carico o nel recupero, una positività, dovuta al fatto che la portata delle arterie al momento dello sforzo si adatta meno velocemente rispetto ad altri materiali. Ma la durata negli anni è decisamente superiore. Cordiali saluti. Prof. Carlo Antona

Risposto il: 30 Gennaio 2015