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Salve,mia madre ha 74 anni. Circa 3 anni fa ha avuto una grave emorragia cerebrale (6 cm.) ed è stata per molto tempo in ospedale. Non è stata operata e l'edema si è ridotto autonomamente, ma gli esiti sono stati importanti (emiplegia totale sinistra e comunque nessuna capacita' di muoversi autonomamente). Inizialmente parlava e mangiava, anche se con difficoltà. Nel giro di un paio d'anni (in modo particolare dopo una piccola recidiva avuta un anno fa), ha perso completamente la parola (anche se si vede che cerca di sforzarsi per comunicare, ma non ha la forza sufficiente). Inoltre ci è stato consigliato di mettere una peg (permanente) per l'alimentazione, che ormai ha da oltre un anno. Ha chiaramente difficoltà a deglutire e, se per il cibo il problema non sussiste, non sappiamo come affrontare il problema della iper salivazione e del ristagno di muco per via di una bronchite ormai cronica e del continuo allettamento. Questi ristagni generano spesso difficoltà respiratorie, che passano dopo un momento di crisi a seguito di forti colpi di tosse. Domande: esistono farmaci che possano aiutare la deglutizione. In alternativa quali farmaci sono consigliati per combattere la formazione ed il ristagno del muco. Potrebbe servire l'estrazione di tale muco mediante appositi strumenti e chi può farlo ? A un paziente in queste condizioni è ancora indicata una leggera terapia riabilitativa oppure sarebbe controproducente. Che tipo di esami periodici sono consigliabili per monitorare l'andamento dello stato di salute. Sono consapevole che la patologia in questione non lascia molte speranze di miglioramento (anzi...), ma quello che mi preme è cercare in tutti i modi di individuare (se esiste) tutto quanto è possibile per dare un minimo di qualita' di vita dignitosa a mia madre. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.
Risposta del medico
Dr. Antonio Spadaro
Dr. Antonio Spadaro
Specialista in Neurochirurgia e Neurologia
Il problema di sua madre, si affianca a tanti simili casi ormai cronicizzati di lesioni cortico-sottocorticali. Quì di seguito alcuni suggerimenti nn letti chissà dove, ma miei L'encefalo va rispettato come se fosse indenne; in una patologia emorragica, monitoraggio pressione arteriosa. Fisioterapia: Si tanta, ma deve essere saputa fare da personale che conosce il problema. Alla modica mobilizzazione degli arti, al contrasto con l'ipertono sinistro. Ed inoltre, la fisioterapia respiratoria con manovre che rassomigliando alla normale esoansione dek torace ne aiutano il trofismo delpomone, e l'espettorazione. I muchi devono essere fluidi per far si che siano facilmente asportabili. Aspirazione ciclica con minimo sondino di muchi resi liquidi.
Risposto il: 05 Dicembre 2010