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Esperto Risponde

Buongiorno dottore, mi permetto di sottoporle il

Buongiorno dottore, mi permetto di sottoporle il mio caso, ci terrei a un suo parere ed ad un eventuale consiglio su come muovermi. Da qualche tempo soffro di un piccolo disturbo alle vie urinarie diagnosticato come "infezione" e che sto curando con un pastiglia appunto anti-infezione; due settimane fa ho cominciato ad avere male alle gengive, ed ho attribuito l’infiammazione alla nuova Protesi dentaria appena messa, ho fatto quindi tutti i controlli del caso ed è emerso che la famosa "infezione" di è allargata dalle vie urinare alla bocca, ho quindi continuato con la pastiglia che prendevo già prima. Lunedì sera però é successo che ho cominciato a sentirmi male lievemente, ho cominciato ad avvertire dei sintomi molto simili a quelli dell'infarto, sono andata all'ospedale, e mi hanno diagnosticato dell'acqua intorno al Cuore, causata dalla sempre dalla mia "infezione", il cardiologo dell’ospedale mi hanno detto di prendere due aspirine al giorno e di attendere l'evolversi della cosa riposando. Lo stesso mi ha detto il medico curante, facendo opposizione solo contro le due aspirine, che mi ha vietato di prendere … quindi alla fine io contino con la mia solita pastiglia anti "infezione". Lei cosa pensa, sarebbe meglio che sentissi il parere di un ulteriore cardiologo (visto che il mio medico di base e il cardiologo del pronto soccorso non riescono a mettersi d'accordo?) mi sto forse allarmando per niente ed un po' di riposo é la cosa migliore? Grazie moltissimo per il suo prezioso consiglio da una disorientata paziente.
Risposta del medico
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Immagino che l’alterazione individuata in Pronto Soccorso dal cardiologo sia una pericardite (giusto? Dovrebbe avere un referto della visita cardiologia effettuata in PS). Il pericardio è una sorta di “sacco” fibroelastico che avvolge completamente il cuore e l’origine dei grossi vasi che partono dal cuore. E’ formato da una parte esterna (pericardio fibroso o parietale) e da una parte interna (pericardio sieroso o viscerale). Nello spazio pericardio si trovano normalmente 25 ml di liquido citrino, prodotto dal pericardio viscerale. Il pericardio difende il cuore dalle aggressioni esterne, lo fissa strettamente dentro in mediastino, ne limita la distensibilità (soprattutto quando il cuore è dilatato) e, attraverso una piccola quantità di liquido in esso contenuto, impedisce l’attrito delle fibre durante la contrazione cardiaca. Il pericardio può essere interessato da processi infettivi o infiammatori (denominati “pericarditi”), a volte accompagnati dalla formazione di liquido più o meno abbondante tra i due foglietti. La terapia della pericardite è in genere rappresentata da antinfiammatori, primo tra tutti l’aspirina. In questo caso sarebbe meglio fare una valutazione cardiologia ed eseguire un ecocardiogramma. L’ecocardiogramma aiuta nella diagnosi di pericardite mettendo in evidenza la presenza di versamento pericardio (diagnosi certa) o mostrando un aumento dell’ecorifrangenza dei foglietti pericarditi (diagnosi più dubbia).
Risposto il: 12 Ottobre 2005