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Esperto Risponde

Dalle ultime analisi del sangue effettuate dopo

Dalle ultime analisi del Sangue effettuate dopo una mia periodica donazione si è evidenziato per la prima volta un valore di transamisi superiore all'intervallo previsto. Dopo una decina di giorni ho ripetuto l'esame e il valore pur lentamente, cresce. Dopo qualche giorno su un nuovo campione di sangue la tendenza a crescere lentamente è stata confermata. Per agevolare un suo parere in merito sintetizzo i valori riscontrati:
>>>Data: 28/08/04
GOT 29,0   [10-34]
GPT 52,4   [10-44]
HCV-HBV-HIV negativo
gli altri valori nella norma.
>>>Data: 10/09/04
Bilirubina Tot. 3,14 [0.20 - 1.00]
Bilirubuna Dir. 0,46 [GOT 31,1 [10-34]
GPT 55,4 [10-44]
>>>Data: 12/09/04
Bilirubina Tot. 2,50 [0.20 1.00]
Bilirubina Dir. 0,37 [GOT 54   [10-34]
GPT 57   [10-44]
>>>Data: 13/09/04
Bilirubina Tot. 1,30 [0.20 - 1.00]
Bilirubina Dir. 0,24 [GOT 69,4 [10-34]
GPT 60,6 [10-44]
HBsAG, Anti HBsAg, HBeAg, Anti HBe, Anti HBc Totale, Anti HBc IgM, Anti HAV IgM : TUTTI NEGATIVI
>>>Data: 14/09/04
Ecografia fegato e vie biliari
Fegato, colecisti, vie biliari intra ed extraepatiche nella norma ecografica e volumetrica.
Aggiungo, inoltre, che non ho assunto farmaci in quest'ultimo periodo e svolgo una normale attività fisica. Non assumo più alcool, da quando si è manifestato l'aumento delle transaminasi, precedentemente due bicchieri di vino a pranzo e qualche birra in compagnia di amici nelle calde serate estive. In attesa di un suo parere indicativo e non impegnativo in merito, colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’incremento dei valori di aminotransferasi che lei riferisce sono insorti, a quanto pare, da circa un mese. Pertanto essendo trascorso troppo poco tempo, le consigliamo di monitorare esclusivamente tale situazione, ripetendo mensilmente per altri 5-6 mesi le aminotransferasi. Se a distanza di tale quantità di tempo persistesse una condizione di alterazione dei test, allora è utile effettuare, dietro consiglio del suo medico curante, un approfondimento, con la ricerca di altre possibili cause di danno epatico (autoanticorpi, accumulo di ferro o di rame, etc.). Eventualmente andrebbe valutata, a quell’epoca, anche l’opportunità di effettuare una biopsia epatica.
Risposto il: 23 Settembre 2004