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Come difendersi dalle intossicazioni alimentari in estate

Come difendersi dalle intossicazioni alimentari in estate

È soprattutto in estate che bisogna far attenzione ai metodi di conservazione degli alimenti. Un decalogo ci dice come evitare le intossicazioni.
In questo articolo:

L’estate apre le porte alla voglia di cibi freschi e crudi. Ma le intossicazioni alimentari sono dietro l’angolo. Dal pesce crudo alla maionese, dai formaggi freschi alle verdure non lavate: con l’aumento delle temperature, il nostro frigorifero si riempie di insidie.

L’ingestione di alimenti contenenti microrganismi patogeni possono scatenare fastidiosi sintomi che riguardano soprattutto l’apparato gastrointestinale, come vomito, mal di stomaco, crampi addominali e diarrea, associati talvolta anche a febbre, tremori e, nei casi più gravi, blocco neuromuscolare.

Quali alimenti sono a rischio?

L’estate è particolarmente pericolosa perché il caldo moltiplica il rischio di ingerire sostanze tossiche e batteri poiché è più difficile assicurarsi di rispettare la catena del freddo, sia per gli alimenti acquistati che per quelli fatti in casa.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanitàla contaminazione dei cibi, specie in estate, può avvenire in molti modi. Alcuni microrganismi sono presenti negli intestini di animali sani e vengono in contatto con le loro carni durante la macellazione. Frutta e verdura possono contaminarsi se lavate o irrigate con acqua contaminata da feci animali o umane. Mentre la salmonella può contaminare le uova dopo aver infettato il sistema ovarico delle galline”.

Tra gli alimenti apparentemente innocui ma che possono rivelarsi insidiosi ricordiamo:

  • creme e salse contenenti uova (come la maionese);
  • carne e derivati;
  • frutti di mare (soprattutto se crudi);
  • latticini;
  • verdure crude;
  • uova;
  • ghiaccio.

Le regole contro le intossicazioni

Basta seguire alcune semplici regole per abbattere il rischio di infezioni dovute al consumo in estate di alimenti contenenti sostanze tossiche o batteri:

  • Igienizzare i posti in cui si conservano i prodotti e gli utensili da cucina come posate, taglieri, piatti e contenitori. Lavare accuratamente le mani dopo aver toccato la frutta e la verdura acquistata o aver manipolato alimenti di diversa natura. Cambiare con frequenza i canovacci per le mani.
  • Riporre la spesa nel ripiano adeguato del frigo è la base di una buona conservazione. Utilizzare contenitori in vetro o il sottovuoto per conservare gli avanzi, non lasciarli mai nei tegami di cottura. Mai riporre alimenti caldi o tiepidi nel frigo perché determinano un aumento della temperatura interna. Pulire con cura le superfici interne utilizzando acqua e aceto (oppure bicarbonato di sodio) o in alternativa detersivi appropriati.
  • Lavare sempre frutta e verdura, preferibilmente con un cucchiaino di bicarbonato lasciandole in acqua per 15 minuti. Dopo il lavaggio è importante non refrigerare i prodotti, in quanto potrebbero sviluppare batteri patogeni contaminanti per il resto degli alimenti in frigo. Se si acquista verdure in busta, lavarle sempre anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario.
  • La carne va conservata in sacchetti per gli alimenti nei ripiani bassi. Deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.
  • Il pesce pulito e eviscerato va lavato sotto acqua corrente; ben asciugato, conservato in un contenitore ermetico o coperto con una pellicola e riposto nella parte bassa del frigorifero. Va consumato entro 24 ore.
  • Latticini e uova non vanno lasciati liberi in frigo, ma conservati in appositi contenitori nel ripiano centrale del frigo. Evitare di tenere le uova nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura.
  • Per surgelare in maniera ottimale è consigliabile porzionare gli alimenti (carne e pesce) avvolgerli in pellicola o in busta alimenti o in contenitori resistenti. Lo scongelamento deve avvenire sempre nel frigorifero, mai a temperatura ambiente.
  • Leggere sempre l’etichetta e la data di scadenza quando si fa la spesa.
  • Per garantire l’eliminazione delle spore dagli alimenti è necessario cuocerli facendo salire la temperatura sopra i 120°.
  • Qualora si manifestassero i sintomi dell'intossicazione è importante bere molta acqua per evitare la disidratazione legata al vomito, assumere fermenti lattici e mangiare alimenti molto leggeri per qualche giorno.

In caso di intossicazione da alimenti si consiglia di consultare il medico di fiducia. Qualora si trattasse di una urgenza o solamente di un dubbio puoi chiedere il parere immadiato di un medico sull'app Paginemediche. 

 
Ultimo aggiornamento: 06 Luglio 2023
5 minuti di lettura

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