Gent.mi dottori, vi espongo il mio problema: ho 29 anni edil 23 novembre 2021 mi sono sottoposto ad intervento PRK presso un ospedale pubblico, per la correzione del mio difetto visivo (OS -1-4 asse 180 OD -2.50 -3 asse180 occhio sx con lieve exotropia) il post operatorio è stato normale supportato dalle cure imposte dall'oculista che mi ha operato. Ad oggi, però, con l'occhio sinistro vedo bene da vicino ma con grandi difficoltà a mettere a fuoco tutto ciò che è lontano. Ho esposto al mio oculista le difficoltà nel vedere bene con l'occhio sx e lui, con arroganza, mi ha detto che ho recuperato tutto ciò che dovevo recuperare e che non c'è altro da recuperare (il che mi sembra assurdo poichè io non vedo bene!).
Sto vivendo malissimo la situazione,con la profonda angoscia di non risolvere il deficit visivo nonostante aver speso fior di quattrini e aver subito un intervento chirurgico con tutto ciò che ne consegue.
Potere aiutarmi?
Gentile utente, dalla Sua descrizione ipotizzo che nell'occhio sinistro non ci sia stata una adeguata risposta del tessuto corneale al trattamento con laser a eccimeri o che il computer che provvede al calcolo della rimozione del tessuto non abbia 'letto' correttamente il programma parachirurgico. Verosimilmente è residuata una quota di miopia o di astigmatismo miopico, che le consente una buona visione da vicino ma non da lontano. Se il difetto è di modesta entità, consiglierei l'uso di un comune occhiale con lente correttiva tradizionale (supponendo che l'altro occhio sia emmetrope, cioè non abbia più alcun difetto, vi va posta una lente neutra ) o in alternativa una lente a contatto morbida tradizionale o torica (se esiste un astigmatismo di una certa entità). Distinti saluti