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Esperto Risponde

Terapia neurale

Gentile Dottore,
sono una donna di 42 anni. Vivo all’estero e Le scrivo perché ho qualche problema di comunicazione con i medici del posto.
Sei mesi fa ho subito un intervento in zona lombare, in seguito al quale ho iniziato ad avere dolori diffusi in tutto il corpo. Il neurochirurgo, sospettando una fibromialgia, mi ha consigliato un parere reumatologico.
Tre settimane fa sono stata dal reumatologo. In seguito ad una visita accurata ha stabilito che non soffro di fibromialgia, non ho problemi alle articolazioni, ma solo un disturbo muscolare lombare.
Per calmare un po’ i dolori mi ha effettuato una terapia neurale, iniettando della procaina in zona cervicale e lombare. Mi ha garantito sollievo immediato ma purtroppo non è stato cosi. Due giorni dopo questa terapia sono iniziati i problemi: forti dolori lungo tutta la colonna, nausea, mal di stomaco e diarrea.
Ho contattato il reumatologo e mi ha detto che, in rari casi, può esserci un peggioramento iniziale. Quando gli ho chiesto per quanto tempo ancora avrei avuto questi disturbi, non ha saputo rispondermi.
Da quel giorno sono passate tre settimane e la situazione è la stessa: mi sveglio con dolori in zona lombare e cervicale, faccio fatica a stare in piedi e ho sempre un forte senso di nausea.
Mi sono documentata e ho letto che la terapia neurale coinvolge il sistema nervoso ma non mi è chiaro per quanto tempo può durare. Vorrei sapere se gli effetti collaterali che continuo ad avere sono irreversibili oppure destinati a passarmi.
In attesa di una Sua gentile risposta, Le porgo cordiali saluti.
 

Risposta del medico

Sono un medico fisiatra e non ho specifiche competenze neurologiche: so che si tratta di una terapia del dolore cronico! Come le altre terapie che utilizzano oppiacei, gli effetti secondari avversi sono inevitabili anche se, auspico, transitori. Cosa fare? Re intervenire mi sembra indesiderato, resta da percorrere la strada rieducativa attiva (esercizio motorio) , percorso lento e che richiede impegno giornaliero sotto la guida di personale tecnico preparato. Nella chirurgia delle articolazioni esiste sempre il fallimento (protesi dolorosa) ragione per cui bisogna sempre andare cauti, molto cauti!

Risposto il: 06 Giugno 2022