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Nuovo allarme Covid per la variante Mu: che cosa sappiamo

Nuovo allarme Covid per la variante Mu: che cosa sappiamo

La comunità medico-scientifica sta monitorando la variante Mu, chiamata R.1, che potrebbe essere in grado di aggirare gli anticorpi prodotti dai vaccini.
In questo articolo:

La variante Mu, secondo le prime indagini, potrebbe essere più contagiosa e colpire anche soggetti già immunizzati, cioè con ciclo vaccinale completo o guariti dal covid-19. Ecco perché.

Variante Mu: cosa sappiamo

Individuata per la prima volta in Colombia all'inizio del 2021, la variante Mu (dalla lettera greca μ, successiva alla lambda, λ), – detta anche R1 – è stata inserita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nella lista delle "varianti di interesse" (variants of interest, V.O.I.) del coronavirus SARS-CoV-2, ossia potenzialmente pericolosa, con delle mutazioni che possono rendere il virus più resistente ai vaccini o più contagioso.

La variante Mu, ad oggi, è diffusa in circa 39 paesi – primo fra tutti il Giappone – e avrebbe contagiato già oltre 10.500 persone al mondo.

Gli esperti invitano a tenere alta la guardia in quanto presenterebbe una mutazione capace di ostacolare l’efficacia degli anticorpi generati dal vaccino e quelli sviluppati con precedente infezione.

La variante Mu colpisce anche vaccinati e guariti dal covid?

Secondo i primi studi, questa nuova mutazione del coronavirus potrebbe essere più contagiosa e superare la barriera di protezione degli anticorpi nei soggetti completamente vaccinati o guariti dal Covid.

La variante Mu presenta infatti come caratteristiche una serie di mutazioni uniche che pare possano conferirle un ulteriore vantaggio nella trasmissione, replicazione e soppressione immunitaria. In particolare, la mutazione W152L (una sottovariante della variante Delta ma ancora più evoluta) sarebbe responsabile della maggiore resistenza agli anticorpi generati dal vaccino o quelli prodotti con precedente infezione.

Il motivo è dovuto al fatto che la maggior parte dei vaccini anti covid creati oggi sono studiati per neutralizzare il SARS-CoV-2 andando a colpire la proteina spike, ossia quella che il virus usa per entrare nelle nostre cellule. Eventuali mutazioni in questa proteina potrebbero, dunque, far diminuire l'efficacia dei vaccini.

Anche se la variante Mu non è ancora presente nell'elenco delle mutazioni che preoccupano, gli esperti non nascondono qualche timore.

Variante Mu in Italia

Secondo il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si sarebbe registrato un solo caso di variante Mu (tamponi sequenziati tra il 31 luglio e il 13 settembre 2021).

Stando tuttavia agli ultimi dati, il numero dei contagiati sarebbe salito a 90 persone. 

In ogni caso, l’ISS raccomanda l’osservanza delle norme anti covid e – ovviamente – la vaccinazione.

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre 2021
3 minuti di lettura

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