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Esperto Risponde

Caro dottore, circa un anno fa la mia

Caro dottore, circa un anno fa la mia compagna(infermiera professionale) è stata infettata dal virus hcv. L'esame effettuato 20 gg fa, ha evidenziato una carica virale di 161.000 ui/ml. Lei ha 31 anni e gode di buona salute. Dato che gli effetti collaterali dei medicinali in uso, non sono trascurabili, è il caso di fare la terapia, o si può attendere? Una carica batterica relativamente bassa, può essere segno di immunizzazione all'hcv? Grazie in anticipo. Gabriele
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Gentilissimo signore, sebbene sia necessario avere a disposizione un maggior numero di elementi per poterle dare una risposta esauriente al suo quesito, ci sentiamo di consigliare alla sua compagna di prendere in considerazione la possibilità di “guarigione” mediante la terapia antivirale, anche se foriera di effetti indesiderati “non trascurabili”. Inoltre la sua giovane età è un importante elemento che ancor di più invoglia alla terapia. Infine, è indispensabile conoscere il genotipo dell’infezione da HCV. Se si trattasse di un genotipo di quelli che risponde favorevolmente alla terapia (2 o 3) rappresenterebbe un ulteriore motivo in più per non rinviare la terapia. Una carica virale, anche se relativamente bassa, non può assolutamente essere un segno di immunizzazione al virus HCV.
Risposto il: 20 Settembre 2007