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Esperto Risponde

Coartazione aortica

Buongiorno. Ho habitus marfanoide diagnosticato quest'anno. In una risonanza del 99 ho una impronta a livello dell'Aorta discendente distale (rirefertata un anno fa dallo stesso radiologo che non aveva visto l'impronta). Il 1 luglio mi han diagnosticato una coartazione all'aorta prossimale discendente. Da un anno avevo oppressione al torace con grave ipertensione diastolica (100/110) e con ecg con tutte le T negative (con dolore). Sono in terapia con inderal e la pressione è andata ok. Se mangio troppo mi viene un gran peso allo Stomaco e fatica a respirare, difatti faccio un pasto al giorno e ho gravi disturbi digestivi. Se faccio sesso mi viene formicolio al BRACCIO sx. Ho debolezza agli arti inferiori, ma ho i polsi femorali ok. ECO del 1992, radice aortica 25mm; ECO di un anno fa radice aortica di 31mm. Io peraltro non sono aumentato dal 92 anzi, son dimagrito di 7kg e peso 54 kg e sono alto 1.72cm. Cosa ne pensate? Grazie.
Risposta del medico
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La sua situazione mi appare abbastanza complessa per come la descrive. Unico dato certo mi sembra essere la coartazione aortica, malattia congenita. Il fatto di avere un habitus marfanoide non mi sembra volere dire molto (la sindrome di Marfan è una patologia complessa e penso possa fare riferimento a precedenti risposte da me date ad un altro paziente per vedere quali siano i criteri diagnostici) e non mi risultano esistere coesistenze delle due patologie. Per quanto riguarda le T negative all’ECG possono avere due diversi significati, più verosimilmente potrebbe essere una alterazione elettrocardiografica legata ad un “aumento della massa muscolare del ventricolo sinistro” legata all’ipertensione derivante dalla coartazione aortica” oppure essere segno di insufficienza coronarica (espressione di angina) e a questo fa pensare l’associazione con il dolore, ma in tal caso le alterazioni elettrocardiografiche dovrebbero essere variabili, intermittenti, legate alla presenza del dolore e poi regredire o per lo meno modificarsi (ma ciò non è chiaro nella sua descrizione). Nel complesso non mi è possibile essere più conclusivo, ma le consiglierei, qualora non lo abbia già fatto, di contattare un Centro Cardiologico di esperienza, possibilmente collegato ad una Cardiochirurgia, e riaggiornare tutto l’iter diagnostico per valutare nella sua completezza il reale rilievo della sua patologia e quali misure terapeutiche adottare e con quale tempistica.
Risposto il: 02 Agosto 2004