Il caso di sua mamma è estremamente complesso e richiede una analisi più approfondita, che non è certo possibile in questo contesto. Esistono approcci sperimentali al problema clinico, così come per la maggior parte delle malattie di difficile trattamento. Uno di questi tentativi è rappresentato dal cosiddetto “cyber knife”, che è del tutto sperimentale; non esistono elementi di certezza per consigliarne l’effettuazione. Si tratta di un trattamento di radiochirurgia. Esiste presso l’ospedale San Bortolo a Vicenza un “Syncrony Cyber Knife’’, sofisticatissima apparecchiatura medica per il trattamento di tumori localmente avanzati del fegato, delle vie biliari e del pancreas, su pazienti non operabili.