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Esperto Risponde

Salve, le riformulo la domanda con codice

Salve, Le riformulo la domanda con codice GG/1D33798 in modo molto più dettagliato e preciso. Ecotomografia del fegato e vie biliari: fegato di volume aumentato. Ipertrofia del lobo caudato. Margini irregolari. Ecostruttura diffusamente e marcatamente disomogenea, in particolare il 5° segmento, dismorfico,ipertrofico, esuberante il margine epatico con aspetto a pseudomassa di cm 8.7. Altre piccole areole ipoecogene sparse come da concrocirrosi diffusa.Vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate. Colecisti contratta. Asse spleno-portale di calibro aumentato e con estesa trombosi del tronco principale e dei rami secondari, verosimilmente neoplastica. Splenomegalia. Modesta ascite pelvica. Nel referto il medico scrive (riassumendo) che i segmenti superiori del lobo destro e tutto il 4° segmento epatico sono interrotti da grosse lesioni. Due piccole lesioni del diametro di circa 1cm visibili nella sola fase arteriosa. Ramo portale di destra trombizzato, ramo sinistro della porta non visualizzato. Dalle analisi del sangue risultano in allarme i seguenti valori: GOT-AST(108),GPT-ALT(71); Fosfatasi alcalina(823); bilurbina totale(18.19),diretta(9.34),indiretta(8.52); colinesterasi(2334); proteine totali(6.3); albuminemia(3.10); rapporto al/gl(1.00); emoglobina(10.2); ematocrito(33.0); mch(25),mchc(30.9),rdw(17.6),mpv(10.50)pdw(19.50); linfociti%15.20; grandi cellule indiff. %(4.18),grandi cellule indiff. #(0.27). L'alfa-fetoproteina non gliel'hanno analizzata. Nelle analisi di un mese fa risultava alterata solo la fosfatasi alcalina(era 316) ma chi gliele ha viste non ha acceso nessun campanello d'allarme pur sapendo che circa 20 anni fa è stato Portatore senza sintomi di epatite(antigene australe),il dottore diceva che chi è portatore sano non è in pericolo di cirrosi con tutte le sue conseguenze. Nelle analisi di alcuni anni precedenti non si erano mai alterate le Transaminasi. Nemmeno nelle analisi di un mese fa c'era l'alfa-fetoproteina. Circa 3 anni fa è stato operato di ernia ombelicale,possibile che nemmeno in quel caso si siano accorti di nulla? L'abbiamo portato in ospedale solo circa dieci giorni fa quando era appena comparso il colore giallo della pelle e le feci e le urine avevano un colore diverso,in precedenza nessun disturbo(visibile). Attualmente i sintomi sono la colorazione giallastra della pelle, piedi e caviglie gonfie, tosse continua dopo mangiato con dolori nel fianco nei colpi più forti, urine più scure del normale , feci chiare. Cosa dobbiamo fare? Esiste in Italia o nel mondo un centro o un ospedale che possa aiutarci? Ho letto della radiochirurgia stereotassica sincronizzata al respiro(synchrony cyber knife) dell'ospedale San Bortolo di Vicenza,può esserci d'aiuto? Ci sono possibilità di sopravvivenza o è destinato a morire? se non ci sono speranze quanto tempo può vivere ancora un paziente così? Le prossime fasi della malattia saranno dolorose da provocare sofferenze? Come si presenta la fase finale? Mi scuso per la lunghezza del mio messaggio e la ringrazio per la cortese e gentile attenzione sperando che risponda a tutte le mie domande (mi farebbe davvero un grande favore).
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Esistono numerosi Centri specialistici in Italia e nel mondo per la diagnosi e la cura di tali patologie. Uno di questi è quello del Prof Vincenzo Mazzaferro, direttore Chirurgia Apparato Digerente e Trapianto di Fegato dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Per quanto riguarda la possibilità di intraprendere un approccio terapeutico in un caso così grave e complesso quale quello che lei descrive, è pressocchè impossibile esprimere un giudizio senza poter valutare e verificare tutti gli elementi clinici disponibili. La prognosi nel caso di epatocarcinoma diffuso con trombosi della vena porta è, purtroppo, infausta a breve termine, anche se è impossibile prevedere esattamente a quanto corrisponda. In pazienti con epatocarcinoma fibrolamellare è stata riportata una sopravvivenza a 5 anni di circa il 25-30% complessivamente. E’ infine poco prevedibile lo scenario con cui si potrebbe manifestare una complicanza terminale della malattia in quanto, essendovi la coesistenza della cirrosi epatica, potrebbe essere una complicanza di quest’ultima a determinare l’evento terminale (insifficienza epatica terminale, emorragia digestiva alta).
Risposto il: 06 Aprile 2005