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Esperto Risponde

Disautonomia neurovegetativa e atrofia del verme

Buongiorno,, avrei due problematiche da sottoporre. Ho 46 anni, ho scoperto nel 2014 di avere un atrofia al verme cerebellare e nell'ultima risonanza si scrive "non evidenti immagini riferibili a lesioni ischemiche, acute o subacute, demielinizzanti o edemigene. All'esame odierno, rispetto al precedente del 2014 presente in archivio appare inviato il quadro di Atrofia del verme cerebellare con lieve ampliamento anche degli spazi liquorali alla convessità". Ora per quanto possa essere naturale l'invecchiamento del cervello io ho sempre avuto fin da bambina disordini del movimento (nata di 34 settimane!) e nell'età adulta problemi di epilessia generalizzata in modo particolare con parossismi. In una data remota ho avuto un tratto dorsale conosciuto come D6-D10 per cavità che poi non è stata confermata. In una tac recente per ps. dove continuamente ho ipotonia/ipoastenia si scrive "Sistema ventricolare in sede, di dimensioni discretamente ampliate su base atrofica consensualmente ai solchi corticali vermiani e cerebrali, specie al vertice. strutture mediane in asse". Bene e tuttavia ho problemi nel camminare, improvvisamente mi si bloccano gli arti, tendo alla caduta all'indietro, vertigini. Vertigini soprattutto posizionali. Al mattino mi sveglio con parestesie, formicolii e sensazione di spilli e prendo liryca con beneficio. Tuttavia ho fatto i potenziali sensitivi nella norma. Quelli motori non posso farli poiché ho problemi per la soglia del dolore e avendo sofferto di epilessia non li ritengono fattibili. Si potrebbe parlare di atrofia cerebellare (genetica)? oppure no. E se Atrofia cerebellare purtroppo non riesco a trovare chi mi possa seguire. Soffro di una forma di "disautonomia neurovegetativa" il che significa che devo per forza mangiare poco e spesso poiché a tavola sento debolezza improvvisa al punto da rivolgermi a ps o guardia medica. Chiedo un aiuto in merito. Per l'atrofia cerebellare cosa rischio se non trovo una cura adeguata? Ho avuto il blocco della gamba sinistra ed è per questo che nell'ultimo ps. mi hanno fatto questa ultima tac con questo esito. La ringrazio se vorrà cortesemente rispondermi. Mio marito vorrebbe aiutarmi di più ma la mattina impiego tantissimo per diventare autonoma poiché si irrigidiscono tutti gli arti, sento al tatto calore ma dentro è come se fossi fredda oppure bollente. Grazie
Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria
Il quadro riferito è molto complesso e, mi par di capire, seguito da molto tempo da specialisti neurologi che avendo diretta conoscenza dei dati dell'esame neurologico e degli esami strumentali certo possono megli dare pareri motivati.
Risposto il: 08 Novembre 2019