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Esperto Risponde

Sospetta distonia neurovegetativa (medico per risposta possibilmente neurologo)

Buongiorno, questa è la mia storia:il 18 settembre mi viene eseguito test ormonale con somministrazione di arginina e ormone ghrh, ottenendo come reazione rash cutaneo curato immediatamente con trimeton. Da quell’episodio per quasi un mese ho saltuariamente avuto rossori sparsi sul viso petto e addome (senza bruciore) ed anche episodi di vertigini e inappetenza/nausea. Dal 15 ottobre ho assunto una terapia di augmentin e zirtec e dal 17 di ottobre medrol cortisone (tutti prescrittimi per un forte improvviso dolore alle dita delle mani). A distanza di cinque giorni mi è apparso un notevole arrossamento al petto con bruciore continuo, di seguito ha coinvolto anche il viso. Per circa undici giorni ho continuato il cortisone, questa volta bentelan, sospendendo l’antibiotico, in quanto si pensava ad una reazione allergica allo stesso. Tutta la pelle è rimasta in genere iperreattiva infatti mi segno e mi arrosso anche all’addome e sulla schiena in certi tratti, semplicemente indossando vestiti o giacche o appoggiandomi al divano. In seguito l’eritema con bruciori è comparso anche sul cuoio capelluto, con chiazze pruriginose e negli ultimi giorni anche con bollicine e piccole croste. Ho ancora frequenti capogiri e ci sono giorni in cui ho 37-37,2 di temperatura. Infine ho costantemente pizzicore sparso per l’intero corpo anche dove non arrossato e mi compaiono brufoletti sul petto e sulla schiena. In questi due mesi ho sostenuto diversi esami del sangue, che non hanno presentato valori alterati nelle specifiche voci pcr, ves, ige generiche e specifiche per penicilline, e diverse visite specialistiche presso immunologi, reumatologi ed allergologi. Dal 23/24 ottobre seguo come terapia xanax due volte al giorno e atarax 25 mg la sera, prescrittami da un medico immunologo. Inizialmente il bruciore al petto era diminuito ma in seguito è purtroppo ripreso forte , con arrossamenti improvvisi al petto e al viso. Dal 13 novembre mi è stato aggiunto elocon cortisone in gocce da applicare sul cuoio capelluto senza apprezzabili e duraturi benefici. L’ Immunologo che mi segue fin dall’inizio ha sempre pensato non fossero reazioni di natura allergica e mi prescrisse come accennato prima xanax più atarax più liposom iniezioni, sostenendo fosse un’ alterazione del sistema neurovegetativo scattata da un evento, forse quel test ormonale. Afferma che le mie sono solo percezioni alterate di bruciore, pizzicore e rossore, e non avendo avuto risultati con il primo ciclo terapeutico mi ha aggiunto il cymbalta per agire sulla percezione del dolore, togliendo l’antistaminico. In definitiva la mia terapia attuale prevede xanax più cymbalta. La mia domanda è: posso sperare che con questa terapia di psicofarmaci spariscano queste dermatiti? È plausibile una tesi esclusivamente di distonia neurovegetativa? Può una distonia neurovegetativa intervenire oltre che sulla percezione anche sulla comparsa visiva di segni cutanei? Essendo molto suscettibile a reazioni avverse da farmaci sono molto timorosa e scettica di intraprendere una cura così impegnativa senza la certezza assoluta che questo calvario di due mesi e mezzo sia dovuto completamente ad un’alterazione neurovegetativa, la quale secondo la tesi del medico immunologo mi avrebbe provocato dopo gli eritemi al petto e al viso anche dermatite seborroica al cuoio capelluto per squilibrio ghiandolare. Ho molta paura di intraprendere una terapia con il cymbalta, senza la sicurezza massima che la tesi medica che mi è stata spiegata possa essere davvero corretta. Grazie per la gentile risposta in merito, cordiali saluti.
Risposta del medico
Specialista in Allergologia e immunologia clinica e Medicina interna
Gentile Signora, ho letto con molta attenzione la sua storia clinica e il disaggio psicofisico che lei descrive. Il farmaco in questione il cymbalta (duloxetina cloridrato), appartiene agli antidepressivi. Sono farmaci che possono indurre una degranulazione diretta dei mastociti ma non inducono una reazione IgE mediata, cioè una reazione immunologica di I tipo. In ogni caso, non esistono test predittivi, cioè test che le possono dare la certezza che il farmaco non possa dare una reazione dopo l'assunzione dello stesso. Questo vale per qualsiasi farmaco. Cordiali saluti
Risposto il: 05 Dicembre 2018