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Esperto Risponde

Dolori parte bassa della schiena

Buongiorno, Vi espongo il mio problema. Capita molto spesso da anni ormai che dopo una corsa sul tapis roulant o corsa sull’asfalto o dopo aver fatto un workout con o senza pesetti, il giorno dopo abbia fastidio/tensione/male nella parte finale della schiena. A volte capita che tutto ciò si estenda poi più su’. Uso i cerotti caldi o diclofenac e per uno o due giorni sembra passare. A questo a volte si associa, al mattino quando mi sveglio, una sensazione come se dalla metà schiena in giù fosse semi rigido, come se fossi dentro ad un busto o a una gabbia che non mi permettano di avere movimenti fluidi, naturali,con interessamento di fastidio/tensione anche, a questo punto non so:muscoli,ossa, legamenti che abbiamo davanti all’altezza vita. Muovendomi e forse scaldandomi, passa per quanto concerne il fastidio davanti mentre rimane quello alla parte bassa della schiena e il semi irrigidimento . Fino all’anno scorso andavo da un chiropratico che grazie alle manovre mi dava l’impressione di “Scastrarmi”. Ciò durava 2settimane e poi tornavo come prima. Sono poi andata da una fisioterapista che mi scioglieva tutta la schiena e mi ha anche messo,quando il fastidio era troppo, dei cerotti colorati che mi davano sollievo perché mi “tenevano “la schiena non saprei come spiegarlo in altro modo. Tenere la schiena dritta anche solo per 10 minuti mi da’ fastidio. Quando poi sono in macchina il fastidio alla schiena aumenta perché probabilmente sono insaccata e continuo a muovermi come una nevrotica per trovare la posizione in cui ho meno male. Cerco di fare stretching dopo la corsa o il workout, per allungare la schiena ma probabilmente è troppo poco. Che consigli mi date? Grazie e cordiali saluti.

Risposta del medico
Specialista in Neurologia

Dalla lettura del caso clinico posto in essere non emergono tratti di anamnesi piu allargata nè sopratutto ricorso ad accertamenti specifici guidati dal medico. è chiaro che vizi posturali e contratture muscolari e muscolo scheletriche possano alimentare il dolore e creare un corto circuito che si auto incrementa; giusti gli interventi sintomatici efficaci comunque fino ad un certo punto nel tempo ma anche nella risposta immediata. certo manca anche un approccio diagnostico, a volte non emergono danni strutturali ma solo funzionali da posture da movimenti mal gestiti carichi mal distribuiti e da contratture. necessaria quindi diagnosi clinico strumentale, da considerare anche il ruolo del muscolo piriforme nella genesi di sintomi e sindromi anche invalidanti con risoluzione prettamente fisioterapica. lascerei perdere il fai da te o il porta a porta e con il medico cercherei di strutturare u primo progetto

Risposto il: 04 Maggio 2020