Gentile signora, sono convinto che la paura non sia genetica. Spesso può essere trasmessa, per successione, attraverso i propri comportamenti o le modalità cognitive (i pensieri, idee, supposizioni, ecc.) che si pongono in essere in specifiche circostanze. Voglio dire che, spesso, i nostri figli imitano il nostro modo di essere e di fare; perciò, quando scopriamo in loro alcuni dei nostri "stili" di comportamento, non è tanto perché essi sono stati trasmessi geneticamente.
Secondo me la sua legittima e sensata paura può certamente porsi in relazione diretta con la sua precedente esperienza; ha subito un incidente dal quale è uscita indenne ma probabilmente lo spavento e, forse, il "trauma" è stato abbastanza intenso da lasciare sulla sua psiche delle tracce significative.
Varrebbe la pena consultare un professionista esperto e adeguatamente preparato che l'aiuti a superare l'esperienza traumatica e la sostenga adeguatamente per ritrovare (certamente) la serenità desiderata.
Per la contingenza del sabato, le suggerisco di chiudere gli occhi durante il viaggio e se possibile dormire. Eviterà così la tensione del controllo su quanto sta accadendo durante il tragitto e allo stesso tempo avrà la possibilità di arrivare alla meta adeguatamente riposata e pronta per iniziare al meglio le agognate vacanze. Buona estate.