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Esperto Risponde

inquadramento della cheilite granulomatosa

quali sono le cause della cheilite granulomatosa?e' eredidaria?puo provocare neoplasie?si puo guarire in modo definitivo?quali cure ci sono oggi?potete dare dei consigli per convivere con questa malattia.Vi ringrazio anticipatamente!
Risposta del medico
Vincenzo Portelli
Vincenzo Portelli
Le riporto alcune informazioni sulla cheilite granulomatosa. Essa è denominata anche cheilite o macrocheilite di Miescher, dal nome dell’Autore che descrisse il quadro clinico nel 1945, e può rappresentare un aspetto della sindrome di Melkersson Rosenthal, che nella sua espressione completa comprende edema orofacciale a carico prevalentemente del labbro, paralisi facciale periferica ricorrente e lingua scrotale. I primi due caratteri furono descritti da Melkerson nel 1928, il terzo da Rosenthal nel 1930, che sottolineò il ruolo dei fattori genetici, avvalorati dal riscontro della sindrome in gemelli o di lingua plicata in familiari sani di pazienti affetti dalla sindrome. La cheilite granulomatosa, in cui le alterazioni infiammatorie sono confinate alle labbra, viene generalmente considerata una forma monosintomatica della sindrome e la manifestazione più frequente della granulomatosi orofacciale, comprende fra le sue molteplici espressioni cliniche la sarcoidosi, la malattia di Crohn, che può insorgere anche a distanza di anni dalla cheilite e la tubercolosi atipica. E’ stata riportata in varie parti del mondo ed interessa entrambi i sessi. Le manifestazioni più precoci possono insorgere già nell’infanzia o nell’adolescenza, oppure più tardivamente sia in età adulta che avanzata. La manifestazione più precoce è costituita da un’improvvisa tumefazione del labbro, più spesso il superiore. Altre aree colpite sono, in ordine di frequenza decrescente, il labbro inferiore, una o entrambe le guance, fronte, palpebre e persino un lato del cuoio capelluto. Gli attacchi col tempo diventano solitamente subentranti e possono essere accompagnati da febbre o da lievi sintomi costituzionali, come cefalea e disturbi visivi. Si può associare perdita del gusto e riduzione della secrezione salivare. Mentre all’inizio l’edema regredisce completamente in ore o giorni, dopo una serie di attacchi ricorrenti ad intervalli irregolari la tumefazione tende a diventare persistente incrementandosi progressivamente. La consistenza del labbro, inizialmente morbida, diventa sempre più dura, acquisendo la “consistenza della gomma dura”. Può associarsi linfoadenopatia regionale. La triade completa della sindrome è presente nel 20% circa dei casi. La paralisi faciale, presente nel 30% circa dei casi, può precedere gli attacchi di edema di mesi o anni, ma generalmente è più tardiva; può essere parziale o completa con carattere intermittente o permanente e localizzazione unilaterale o bilaterale . Altri nervi cranici (olfattivo, acustico, glossofaringeo, ipoglosso) possono essere occasionalmente coinvolti, così come il sistema nervoso centrale, il cui interessamento è piuttosto aspecifico con possibilità di aspetti psicotici e neurologici. La diagnosi può essere difficile durante gli attacchi iniziali, in cui la condizione può simulare un angioedema, specialmente in assenza di lingua scrotale o di paralisi facciale. La persistenza della tumefazione tra un attacco e l’altro è suggestiva della diagnosi, che può essere confermata dall’esame istologico. Quest’ultimo negli stadi precoci può essere aspecifico; infase conclamata si osservano aspetti similari a quelli della sarcoidosi o del morbo di Crohn. Nei casi stabilizzati devono essere escluse inoltre altre forme di macrocheilia. Nella sindrome di Ascher ad esempio associata a blefarocalasia la tumefazione delle labbra è dovuta ad una piega di tessuto labiale ridondante ed è già presente dall’infanzia. La clofazimina è il farmaco più efficace. Anche la periodica infiltrazione di steroidi intralesionali può dare buoni risultati; tale trattamento è stato associato alla riduzione chirurgica (cheiloplastica) del tessuto. Rivolgersi al Dermatologo o all'odontostomatologo per ulteriori approfondimenti.
Risposto il: 30 Aprile 2008