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Esperto Risponde

ipersalivazione

Ipersalivazione in calcolosi della parotide sx.Salve a tutti sono un uomo di 35 anni, da un paio di mesi ho notato l'insorgenza di una fastidiosissima ipersalivazione continua.Premetto che sono un pò ansioso e manifesto sin dall'infanzia una leggera sintomatologia dispeptica (soprattutto a livello intestinale) che non mi ha mai creato particolari problemi, non assumo benziodazepine, sono fumatore dall'età di 20 anni.All'inizio non ho dato molta importanza al problema, dopo circa un mese però ho deciso di affrontare la situazione ed insieme al curante ho studiato:1) Funzionalità tiroidea (FT3 leggermente aumentato ma TSH nella norma)2) Gastroscopia (che ha evidenziato una iperemia antrale, no ernie, no helibacter, no duodenite, no esofagite....subito messa in cura con gastroprotettore da 20 mg), aggiungo poi di non soffrire di reflusso gastro esofageo, almeno così mi sembra3) Tac collo per lo studio delle ghiandole salivari, questo è il referto:PRESENZA DI IMMAGINE A DENSITA' CALCIFICA DEL DIAMETRO MASSIMO DI 4,5 MM A LIVELLO DEL MARGINE SUPERIORE DELLA GHIANDOLA PAROTIDEA SINISTRA.NON SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI DENSITOMETRICHE DELLE GHIANDOLE SALIVARI.PRESENZA DI ALCUNE FORMAZIONI LINFONODALI DELLE DIMENSIONI INTORNO AL CM IN SEDE LATEROCERVICALE BILATERALE E UNA DI CIRCA 30 MM IN SEDE LATEROCERVICALE SINISTRA.Dimenticavo una cosa, l'ipersalivazione è stata seguita dalla comparsa di una LINGUA A CARTA GEOGRAFICA, per lo meno così mi hanno detto.Ora la domanda che vi pongo è la seguente: può questa calcolosi della parotide sx determinare una sintomatologia di ipersalivazione?
Risposta del medico
Dr. Francesco Paparo
Dr. Francesco Paparo
Specialista in Chirurgia maxillo-facciale e Medicina estetica
Gentile Utente, tutti i fattori che Lei ha giustamente enumerato nella sua richiesta possono concorrere ad un aumento della salivazione, il cui controllo volontario non è possibile; tra tutti questi fattori, anche la calcolosi della ghiandola parotide potrebbe, seppure in misura non determinante, contribuire alla sua scialorrea. La saliva, infatti, ha una funzione essenzialmente disinfettante e lubrificante; favorisce inoltre la deglutizione mediante un effetto di "diluizione" sul bolo. Fattori importanti sono rappresentati anche dall'igiene orale (una scarsa cura della bocca provoca aumento "riflesso" e compensatorio della salivazione); Nei limiti di un consulto a distanza le suggerisco di idratarsi frequentemente (per meccanismo riflesso si contribuisce in tal modo a limitare l'idratazione "endogena") e di aumentare la frequenza dei pasti quotidiani (un digiuno troppo prolungato stimola la secrezione salivare). Limiti tutti i cibi che possano stimolare la secrezione salivare come pietanze troppo aspre (limone; arancia; caffè; cioccolata etc...), saporite o calde; limiti i condimenti come l'aceto e LIMITI IL FUMO. Se dovesse avvertire fastidio o dolore durante i pasti a sinistra dove è presente la concrezione calcifica, può rivolgersi ad un chirurgo maxillo- facciale della sua zona per un consulto. Cordialmente F. Paparo
Risposto il: 28 Aprile 2011