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Esperto Risponde

Miomectomia laparoscopica in caso si desideri una gravidanza

Gentili dottori,mi sono stati diagnosticati un mioma sottosieroso di dimensioni 10 x5 centimetri ed un polipo di 3 cm.Considerando che ho 37 anni e non ho figli, ma vorrei averne, vorrei un parere in più sul da farsi. Mi sono stati prospettati due interventi, uno per "vie naturali" per il polipo e l'altroa distanza di un mese per via laparoscopica del mioma, sono le soluzioni migliori? Ed, inoltre, possono compromettere un eventuale gravidanza? Saluti e Grazie
Risposta del medico
Filippo Dall'Orto
Filippo Dall'Orto
Gentile Signora, per dare una risposta al suo quesito ho la necessità di conoscere con maggiore dettaglio la situazione: dove è localizzato il mioma (fondo dell'utero, corpo o istmo, parete posteriore, anteriore o laterale)? Quanto profondamente è indovato nella parete uterina (mioma peduncolato, sottosieroso, intramurale o sottomucoso)? Visto che non ho sufficienti elementi per darle una risposta "personalizzata", mi limiterò a risponderle genericamente. Riguardo al polipo esiste un'unica via per l'asportazione ed è quella isteroscopica: uno strumento viene introdotto nell'utero ed il polipo viene "affettato" ed asportato. Per un polipo di 3 cm è necessario effettuare una preparazione con un farmaco che consente di "assottigliare" l'endometrio (GnRHa), in modo da effettuare l'intervento in condizioni più agevoli. Tale farmaco, che richiede per agire un mese o poco più di tempo, determina anche una riduzione di volume del polipo, nonchè del mioma. La miomectomia può anche essere eseguita in laparoscopia, ma la difficoltà, i tempi di intervento ed il rischio di complicanze, per un mioma delle dimensioni che lei ha indicato, dipendono strettamente dalla localizzazione e dalle caratteristiche del mioma. Sicuramente l'intervento laparoscopico consente una riduzione del rischio di aderenze postoperatorie ed è quindi da preferirsi ai fini della conservazione della fertilità . I due interventi nella maggior parte dei casi possono essere eseguiti congiuntamente nella stessa seduta, per cui non saprei dirle per quale motivo le è stato consigliato di eseguirli separatamente: questo a mio avviso duplicherebbe solo inutilmente i rischi anestesiologgici senza alcun vantaggio in termini chirurgici. Risposta a cura del Dott. Francesco Guida, Dirigente Medico U.O.C. Ginecologia ed Ostetricia, A.O.R.N. "A. Cardarelli" - Napoli
Risposto il: 24 Aprile 2008