vorrei un opinione su questo caso:una ragazza di 35 anni è ricoverata in ospedale per "polmonite ospedaliera", con punte di febbre a 40, a dicembre 2006; in corso di ricovero è sottoposta a dialisi giornaliera (difficoltà a trovare le vene, braccio annerito nel caso del braccio, gamba annerita nel caso della gamba); attualmente continua la dialisi a giorni alterni; è stata anche "gonfiata" di cortisone; una diagnosi è stata: deficienza immunitaria.poiché non è dato saperlo dall'unità sanitaria che si sta occupando del caso, mi chiedo:- che significa "polmonite ospedaliera"?!- in che modo si può legare un'insufficienza renale così grave a una polmonite "ospedaliera"?!- una dialisi giornaliera e poi a giorni alterni non induce a considerare l'opportunità di un trapianto?- che relazione c'è tra l'insufficienza renale grave e l'immunodeficienza diagnosticata in un contesto di "polmonite ospedaliera"?!grazie anticipate per le delucidazioni che vorrete fornire.cordiali saluti, Leo Martini.
Caro utente, per polmonite ospedaliera o nosocomiale s'intende una polmonite insorta in corso di ricovero, specialmente per quei soggetti sottoposti a ventilazione meccanica. La insufficienza renale può insorgere per un danno tossico ischemico, dovuto sia alla azione diretta o mediata del batterio, sia alla azione degli antibiotici utilizzati per debellare la malattia. Nel caso la malattia respiratoria non dovesse essere debellata in breve tempo,... Continua quella renale potrà cronicizzarrsi, con necessità, prima di un trattamento dialitico iterativo, poi (dopo diversi mesi) di un trapianto renale.Saluti.