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Esperto Risponde

Possibile azoospermia?

Buongiorno dottore, vorrei farle una domanda per cercare di capire e/o di tranquillizzarmi.

Le spiego brevemente, siamo una coppia molto giovane 24 anni entrambi, da un anno cerchiamo un bambino, prima ho fatto tutti gli esami del caso io, avendo perso molto peso pensavo che il problema derivasse da me, risultato tutto ok. Qualche giorno fa tocca al mio compagno, uno spermiogramma, 2giorni e mezzo di astinenza, durante l esame la prima porzione dell eiaculato non viene raccolta (a detta del mio compagno una percentuale molto piccola), comunque sia informiamo della cosa l infermiere che scrive una nota per il laboratorio dicendo appunto l accaduto in caso di esito aleterto. Torniamo a casa e circa un ora dopo ci contattano dal laboratorio dicendo che il mio compagno doveva ripetere l esame in quanto nel campione consegnato non erano stati riscontrati spermatozoi ed era appunto meglio ripetere l esame in quanto avendo perso la prima parte di eiaculato rischiava di non essere attendibile . Il giorno 6 dicembre abbiamo l appuntamento ma nel frattempo ci sono venuti mille dubbi e mille domande... è possibile che una porzione così piccola possa influire così tanto sulla conta degli spermatozoi ? È possibile che sul resto dell eiaculato non sia stato riscontrato neanche uno spermatozoo? Il mio compagno ha uno stile di vita regolarissimo, tanta attività fisica, alimentazione molto controllata, niente alcool e fumo. Lo stress può incidere? Aveva fatto un turno lavorativo molto duro può influire anche quello magari ? Secondo lei dobbiamo aspettarci un esito negativo il prossimo esame ? Almeno arriviamo preparati in caso di brutte notizie In caso come consiglia di muoverci? ... scusi se le rubo del tempo siamo molto in ansia per questa cosa.

Grazie mille, buona giornata

Risposta del medico

Gentile lettrice, non metta il carro davanti ai buoi e stia alle indicazioni già ricevute. Dica al suo compagno di stare molto attento a non perdere soprattutto la prima parte del suo eiaculato, di non essere "stressato" e di e cercare di fare "un turno lavorativo meno duro". Fatta l'indagine poi sarà decisivo fare una valutazione clinica andrologica in diretta con il suo specialista di riferimento che deve essere appunto un andrologo con chiare competenze in patologia della riproduzione umana. Un cordiale saluto.

Risposto il: 27 Novembre 2017