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Esperto Risponde

terapia chirurgica del rettocele

A seguito di una defecografia mi hanno diagnosticato un rettocele di grado severo. Il medico che attualmente mi segue mi ha detto di non preoccuparmene per ora e di continuare con i medicinali (selg250 e plantalax) che già prendo e che poi tra due o tre anni si può pensare ad intervenire chirurgicamente. Ma io con la attuale cura riesco ad andare avanti ma non sto bene e poi tra due anni non rischio che la situazione possa peggiorare ulteriormente? Cosa mi consigliate di fare?Grazie mille
Risposta del medico
Dr. Rodolfo Piazzai
Dr. Rodolfo Piazzai
Specialista in Chirurgia generale
Il rettocele è una condizione di debolezza della parete che separa il retto e la vagina, per cui in seguito a sforzi (stazione eretta, sforzo per defecare, addominali, etc.) il retto si spinge verso la vagina. Ovviamente la condiziona peggiora nel tempo, soprattutto se ci sono condizioni che aumentano la pressione del retto (stipsi). Non esiste trattamento se non quello chirurgico. Per quanto riguarda la scelta del momento per intervenire, è fondamentale la clinica. Se il rettocele si associa a stipsi da defecazione ostruita o ad altri sintomi quali senso di peso o ingombro vaginale l'intervento è necessario. Se i disturbi sono molto lievi, in considerazione della giovane età si può attendere mantenedo una stretta sorveglianza per valutare l'eventuale peggioramento. Comunque, da quanto mi scirve, mi sembra di interpretare che tale patologia sia sintomatica (scrive che riesce ad andare avanti, ma non sta bene), quindi potrebbe essere il caso di intervenire dopo aver fatto una attenta valutazione della stipsi e della funzionalità dello sfintere.
Risposto il: 22 Aprile 2011