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Esperto Risponde

Vulvodinia

La ringrazio dottore l'avessi incontrata prima non avrei tribolato 15 anni per una diagnosi.
Io ho iniziato con la fibromialgia durante la gravidanza poi iniziato con dolore pelvico anche se sin da ragazza ho sofferto e soffro di problemi di recidive di candida.
Lei da una semplice spiegazione a distanza ha intuito tutto. Se fossimo piu vicino farei un percorso piscologico con lei.
Dovrei cercare uno psicologo sessuologo?
Intanto mi ha dato una speranza in una vita soddisfacante confermandomi che la vulvodinia puo essere gestita devo solo portare ancora un po' pazienza.
Ora prendo Pregabalin da 75 due al di e da oggi 30mg di Duloxetina, per poi modulare terapia se necessario.
Lo scorso anno invece avevo trovato sollevio con gabapentin da 300 due al di e acido alfo lipoico. Poi fatto togliere visto che ero migliorata tantissimo.
Ultima controindicazione trattenevo i liquidi ed ero un po' ingrassata ma il nuovo specialista neurologo ha voluto gestirla diversamente.
Grazie ancora dottore di cuore.

Risposta del medico
Specialista in Medicina generale e Psichiatria

Gentile signora,
in risposta alla sua richiesta circa l'utilità di rivolgersi o meno anche ad uno psicologo posso dirle che il percorso di trattamento della vulvodinia è sempre costruito sull'integrazione fra diverse professionalità.
Le necessità di ogni singolo individuo sono molto diverse in rapporto al percorso di vita che può averlo condotta alla situazione di sofferenza.
Non conoscendo la sua storia personale non mi è possibile darle un consiglio specifico, in linea generale un supporto psicologico è sempre di grande utilità nei casi di dolore cronico, che, anche se a partenza organica, può avere comunque ripercussioni negative sull'equilibrio psico-emotivo del soggetto e sulla sua vita affettiva e sessuale, con tutte le conseguenze delcaso ( calo di autostima, difficoltà di coppia....).
Le consiglierei inoltre, qualora dovesse trovare una terapia efficace, di non abbandonare precocemente le cure mediche che sono fondamentali per ridurre l'infiammazione locale, responsabile della sintomatologia dolorosa, ma di proseguirle per tempi molto lunghi.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
 

Risposto il: 16 Gennaio 2024