Milano, 26 nov. (Adnkronos Salute) - "Per i vaccini antinfluenzali in Lombardia noi farmacisti abbiamo fatto il nostro dovere e ci sembra di aver dato una buona mano: anche la scorsa settimana abbiamo consegnato ai medici di medicina generale per conto della Regione ulteriori dosi per la campagna dedicata alle fasce a rischio. Siamo ad aspettare invece, come in tante regioni italiane, le dosi che le farmacie potranno mettere a disposizione per la popolazione in età lavorativa. Mi riferisco a quell'1,5% delle dosi acquisite, che in Conferenza Stato Regioni si è deciso sarebbe stato riversato alle farmacie per chi non rientra nella campagna". A fare il punto è Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia.
"Prevedo - spiega all'Adnkronos Salute - che avremo quantità bassissime" di vaccini. "Anche nelle pochissime Regioni che finora hanno agito ne hanno date pochissime dosi a ciascuna farmacia, qualcosa come una decina. Noi non ci siamo rassegnati, trovo sbagliato aver deciso di non lasciare il solito milione di dosi a disposizione di chi fra giovani e lavoratori voleva vaccinarsi. Capisco dall'altro lato la scelta presa a livello centrale di avere la certezza di coprire e proteggere i più fragili. E' un anno strano e difficile e la coperta è quella, corta purtroppo".
"Io - incalza Racca - questo vaccino lo renderei mutuabile: il medico lo prescrive e il paziente viene a prenderlo in farmacia. La mia proposta è sempre stata questa. Sarebbe stato meglio. Avremmo potuto finire di fare queste campagne così". I vaccini antinfluenzali le farmacie li aspettavano per la seconda metà di novembre, "arriveranno a noi quando le Regioni si renderanno conto delle dosi distribuite tramite la medicina generale - puntualizza - In realtà c'è da dire che quest'anno si è cominciato a parlare di vaccini molto presto. Le vaccinazioni si sono sempre fatte a novembre. Con la Regione Lombardia il confronto è continuo. Le difficoltà ci sono davvero ovunque. Purtroppo è un anno diverso dal solito".
"Prevedo - spiega all'Adnkronos Salute - che avremo quantità bassissime" di vaccini. "Anche nelle pochissime Regioni che finora hanno agito ne hanno date pochissime dosi a ciascuna farmacia, qualcosa come una decina. Noi non ci siamo rassegnati, trovo sbagliato aver deciso di non lasciare il solito milione di dosi a disposizione di chi fra giovani e lavoratori voleva vaccinarsi. Capisco dall'altro lato la scelta presa a livello centrale di avere la certezza di coprire e proteggere i più fragili. E' un anno strano e difficile e la coperta è quella, corta purtroppo".
"Io - incalza Racca - questo vaccino lo renderei mutuabile: il medico lo prescrive e il paziente viene a prenderlo in farmacia. La mia proposta è sempre stata questa. Sarebbe stato meglio. Avremmo potuto finire di fare queste campagne così". I vaccini antinfluenzali le farmacie li aspettavano per la seconda metà di novembre, "arriveranno a noi quando le Regioni si renderanno conto delle dosi distribuite tramite la medicina generale - puntualizza - In realtà c'è da dire che quest'anno si è cominciato a parlare di vaccini molto presto. Le vaccinazioni si sono sempre fatte a novembre. Con la Regione Lombardia il confronto è continuo. Le difficoltà ci sono davvero ovunque. Purtroppo è un anno diverso dal solito".
Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2020
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