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Esperto Risponde

tante domande, tante risposte!

Cara dottoressa,sono una ragazza di 25 anni mi chiamo Laura.Sono due anni che soffro di crisi di ansia e panico ma realmente ne ho girati molti di medici ma tutt ora adesso sto ancora cercando la causa scatenante di tutto quello che mi è successo.Tutto è iniziato due anni fà,ho inizziato afrequentare un ragazzo e fin qui nulla di strano lui è stato il mio primo tutto per tutto intendo anche sotto l'aspetto intimo una volta che mi sono concessa ,lui ha avuto paura della mia serietà e mi ha lasciata.Mi sono sentita morire dentro non ho parlato con nessuno piangevo piangevo fino a quando mi sono confidata sia con mia sorella che con mia mamma che anzichè dirmi può succedere mi hanno additata dicendomi ti stà bene.Poi lui è tornato indietro ci siamo frequentati per altri due mesi(tutto ciò accadeva nel momento in cui mia sorella si stava per sposare noi siamo orfane di padre )poi se ne riandato sempre per paura... e subito dopo un mese è ritornato... da lì abbiamo iniziato la nostra storia seriamente ma da lì sono iniziati i miei malesseri...che inizialmente abbiamo sottovalutato,intanto mia sorella se ne era andata, la casa si è svuotata e siamo rimaste sole io e mia madre....Le cose apparentemente andavano bene i miei l'hanno conosciuto mia mamma inizialmente non era d'accordo ma poi si è ricreduta.Intanto in questa vera conoscienza ho avuto modo di vedere come questo ragazzo era in realtà,non mi a mai fatto mancare niente ma ha un difetto non ha regole oppure lo stare con i suoi amici si lascianva andare a qualche bicchiere di troppo allegretto non ubriaco ma con tutto il fardello che mi portavo già dietro questo ha fatto aumentare questi malessere fino a quando ad Agosto io e lui siamo partiti per il mare ma a due giorni dalla partenza era come se non volessi più andare ,lasciare casa mia,mia mamma infatti in vacanza ci sono andata ma sono stata mlissimo prendevo delle pillole alprazolam per calmarmi e la settimana è trascorsa.tornati a casa l'ho lasciato io perchè stare con lui mi metteva ansia ma la cosa non si è risolta perchè anche senza di lui mi vengono attacchi di panico,prima ero propensa al matrimonio mi piaceva l'idea ora solo parlarne mi viene il panico ,alterno momenti di tristezza..questo quello che è successo le mie domande sono Se ci si libera della causa scatenante cioè (lui)perchè io continuo a stare male?perche se penso a lui insieme ad un altra sto male? perche continuo a pensare a lui anche sotto l'aspetto intimo e poi se mi chiede di uscire inizzia il panico?Perchè la sola idea di sposarmi e abbandonare casa mia ora mi crea questi problemi che prima non avevo?e un ultima domanda ora per questioni di lavoro dovrò trasferirmi in svizzera dove ho un appoggio familiare,secondo lei può farmi bene per ritrovare me stessae capire? la ringrazio e aspetto presto sue notizzie.(ho dimnticato di dire che sono in cura da un dottore che pratica l'ipnosi le cose vanno un pochino meglio).
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Gentile Laura, grazie per la cortese email. Leggo che va da un collega che pratica ipnosi, come me. Rispondo subito alle sue domande, per comodità le numererò. 1) Se ci si libera della causa scatenante cioè (lui)perchè io continuo a stare male? R: perchè il problema non è il ragazzo in sè, ma ciò che ha fatto, cioè l'ha fatta sentire abbandonata. Il suo problema è l'abbandono. 2) perche se penso a lui insieme ad un altra sto male? R: perchè lei è ancora innamorata, tiene ancora a questo ragazzo, e risente molto del suo abbandono 3) perche continuo a pensare a lui anche sotto l'aspetto intimo e poi se mi chiede di uscire inizia il panico? R: perchè ci sono aspetti di questo ragazzo che la gratificano facendola sentire amata e desiderata; altri aspetti invece che la spaventano e le rievocano brutti ricordi, che genera appunto il panico. 4) Perchè la sola idea di sposarmi e abbandonare casa mia ora mi crea questi problemi che prima non avevo? R: Perchè soffre di ansia da separazione, e un punto importante sul quale io rifletterei, è il rapporto con sua madre, e sui ricordi che lei riporta delle aspre critiche che ha ricevuto da lei, collegate al suo ragazzo. 5) ora per questioni di lavoro dovrò trasferirmi in svizzera dove ho un appoggio familiare,secondo lei può farmi bene per ritrovare me stessa e capire? R: se i miei calcoli sono esatti, una volta in svizzera potrebbe risentire drammaticamente del distacco da sua madre, da sua sorella, e da questo ragazzo. Finchè non lavorerà sui confini, sul distacco, sulla separazione, sul giudizio, non credo basti la distanza per ritrovare se stessa. Per mia esperienza, la distanza può fare o non fare la differenza, ma se il problema è dentro di noi, nessuna distanza potrà mai annullarlo. Spero con questo di averle dato le risposte che cercava, per quanto i limiti della rete possano aver falsato la visione delle cose, rendendola parziale. Si ricordi che lo psicoterapeuta da cui è seguita, è benissimo in grado di rispondere alle sue domande e di lavorare con lei su questi temi molto importanti. Si ricordi che in questo caso il panico è la spia, il sintomo, l'effetto, non la causa. Ci pensi, e se ha bisogno mi contatti pure. Saluti Dr. Giovanni Delogu Psicologo psicoterapeuta Ipnosi ericksoniana, Terapeuta EMDR http://ipnosicagliari.blogspot.com
Risposto il: 09 Maggio 2011