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Esperto Risponde

05/11/2004 roberto p. '67 reggio emilia vi scrivo

05/11/2004 Roberto P. '67 Reggio Emilia
Vi scrivo per ricevere alcuni approfondimenti. Mia suocera di anni 70 circa un mese fa ha subito un intervento di :

-Duodeno-cefalo-pancreasectomia per neoplasia del coledoco terminale (neof.sull'ansa digiunale-parete pancreas ectopico) + peritoneo.
-Linfonodo del tronco celiaco.

Descrizione macroscopica:
Percengono in formalina in contenitori distinti:
1) Frammento fibroadiposto di cm 2 da cui si isolano alcuni linfonodi. Il materiale viene prelevato in toto in 1 inclusione. (prelievo A)
2) Pezzo chirurgico costituito da segmento di stomaco misurante cm11 e cm17 rispettivamente lungo la piccola e la grande curva, segmento duodeno-digiunale di cm16 di lunghezza e segmento di pancreas di cm10 di asse maggiore. La sierosa perigastrointestinale è diffusa iperemica. All'apertura la mucosa gastrica è macroscopicamente indenne: la papilla duodenale appare rilevata. Specillando la papilla, si reperta il coledoco, di circa 4 cm di lunchezza, la cui mucosa è integra: il coledoco si continua col dotto epatico, di cm.2 di lunchezza, e con il Dotto cistico di cm. 1,9 di lunchezza, che appare ectasico ed obliteratoda una formazione vegetante di cm.1,1 di asse maggiore, estesa fino al margine di resezione chirurgico. Tale neoformazione, obliterando il dotto cistico, impronta anche il dotto epatico, senza infiltrarlo e, in parte, protrude nel coledoco.
La superficie esterna del digiuno mostra una rilevatezza polipoide grigiastra di cm.1,1 di diametro.
Al taglio il Tessuto pancreatico è macroscopicamente indenne.
Dal tessuto peri-pancreatico si isolano alcuni linfonodi.
Nello stesso contenitore perviene frammento di tessuto adiposo omentale di cm.31 di asse maggiore, macroscopicamente indenne.
Si preleva in parte come segue:
B: margine di resezione chirurgico sul dotto cistico.
C: margine di resezione chirurgico sul dotto epatico.
D: dotto cistico.
E,F,G: dotto cistico e dotto epatico.
H: dotto cistico alla confluenza con il coledoco.
I,L: coledoco e tessuto pancreatico.
M: papilla di Vater.
N: margine di resezione pancreatico.
O-R: Linfonodi peri-pancreatici.
S: linfonodo peri-gastrico.
T: parete gastrica.
U: rilevatezza grigiastra sulla parete duodenale.
V,Z: tessuto adiposo omentale.

Diagnosi istologica:
1) Quattro linfonodi reattivi.
2) Adenocarcinoma mediamente differenziato, verosimilmente insorto su adenoma tubulo villoso con displasia grave. La neoplasia corrisponde alla lesione vegetante del dotto cistico e si estende ad un linfonodo percistico; la neoplasia inoltre raggiunge il margine di resezione chirurgico sul dotto cistico. Il tessuto fibroadiposo circostante, il dotto epatico, il coledoco ed il pancreas sono liberi da neoplasia.
Pancreatite cronica.
Gastrite cronica atrofica attiva.
Un frammento di pancreas ectopico nel prelievo U.
Linfonodi peripancreatici reattivi (7 linfonodi esaminati).
Tessuto adiposo amentale lebero da neoplasia.

Le mie domande ora sono:

In che stato la malattie si trova.
Può la malattia avere intaccato altri organi.
Che percentuale di avere una recidiva ci sono.
Esiste e se occorre una terapia per evitare l'insorgere di una recidiva.
Se esiste una casistica di quanti anni di vita rimangono.

Grazie
Risposta del medico
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La neoplasia è ancora in fase localizzata ma un margine chirurgico è interessato dal tumore. Se le condizioni della paziente lo consentono sarebbe opportuno valutare la possibilità di una Chemioterapia +/- Radioterapia sul letto operatorio, con valore di consolidamento; c’è da segnalare che non esistono, in questi casi, indicazioni mandatorie (mancano casistiche adeguate) e che il criterio è quello della personalizzazione dei trattamenti.
Risposto il: 15 Novembre 2004