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Esperto Risponde

A seguito della morte di mio padre, a causa di

A seguito della morte di mio padre, a causa di tumore del pancreas, la Compagnia assicurativa presso la quale lui aveva stipulato una polizza per due prestiti rifiuta la mia richiesta di indennizzo con la motivazione che al momento della sottoscrizione delle coperture assicurative mio padre aveva sottoscritto di trovarsi in buono stato di salute e di non essere affetto da malattie o lesioni gravi che necessitassero di un trattamento medico continuativo nel tempo. La malattia o lesione grave alla quale la Compagnia si riferisce è il diabete mellito, patologia dalla quale lui era affetto dal 2002. Chiedo cortesemente se mi si può dare un parere riguardo alla gravità della patologia, in quanto ho bisogno di conoscere questa informazione per valutare se ci sono i margini per fare ricorso contro la Compagnia. Per questo motivo vorrei esporre di seguito alcuni dettagli inerenti le terapie alle quali era sottoposto a causa del diabete affinché lei possa valutarne la gravità. Si tratta di informazioni che io ho dedotto dalle cartelle mediche e dai piani terapeutici di mio padre. Il diabete, fin dal momento in cui è stato diagnosticato è sempre stato trattato esclusivamente con farmaci ipoglicemizzanti orali. Almeno a partire dal 2010 tali farmaci sono stati il Novonorm 1 mg, con dosaggio di mezza pastiglia a cena, 1 a pranzo e mezza a cena ed il Tesavel 100, con dosaggio di 1 pastiglia la notte. A partire almeno da giugno 2012 il dosaggio del novonorm è stato così modificato: novonorm 0.5 mg a colazione e cena, novonorm 1 mg a pranzo. In data 11 novembre 2012 la terapia farmacologica è stata modificata sostituendo il novonorm con il solosa 2 mg da assumere a colazione, pranzo e cena. Dopo 3 giorni mio padre è stato ricoverato per dolori acuti ed è stata diagnosticata una pancreatite acuta che, in assenza di altre cause apparenti, è stata giudicata dovuta verosimilmente proprio al farmaco Solosa che, da pochi giorni, aveva assunto in sostituzione del novonorm. A partire da fine novembre pertanto è stata sospesa ogni terapia con farmaci ipoglicemizzanti orali e mio padre ha cominciato la terapia insulinica con il seguente dosaggio: humalog 50 mix 6 unità a colazione, 12 unità a pranzo e 10 unità a cena, humalog basal 10 unità la notte. A dicembre la terapia è stata modificata solo per aumentare il dosaggio dell'insulina lenta da 10 unità a 12 unità e questa terapia è rimasta poi invariata fino a pochi giorni prima del decesso. Dopo l'episodio di pancreatite acuta, mio padre si è sempre più aggravato, ma gli esami diagnostici ai quali si è sottoposto da novembre 2012 a marzo di quest'anno (ecografie e TAC) non hanno mai evidenziato nulla di particolare, fino alla diagnosi del tumore del pancreas, avvenuta a fine marzo, a meno di un mese e mezzo dal decesso. Da questi dati quanto si può considerare grave l’entità della patologia di mio padre? E' di gravità tale da comportare addirittura un rifiuto da parte di una assicurazione vita/infortuni?Mi scuso per la lunghezza di questo messaggio, ma ho ritenuto di doverle dare tutte le informazioni possibili affinché potesse esprimere un giudizio.Grazie infinite l’aiuto che vorrete darmi.
Risposta del medico
Concetto Corso
Concetto Corso

Gentile lettore,

premetto che è bene farsi seguire da un medico legale in tutta questa controversia.

Ma se suo padre ha sottoscritto la polizza affermando che stava in buono stato di salute e che non necessitava di un trattamento medico continuativo nel tempo, mentre soffriva di diabete mellito, che come si sa è una patologia che necessita di un trattamento medico continuativo nel tempo, penso che abbia pochi margini di riuscita in una controversia medico legale. L'unico cavillo potrebbe essere quello di dimostrare che il diabete mellito, che in quel tempo era trattato con soli ipoglicemizzanti orali, non poteva essere definito malattia grave.

Cordiali saluti

Dott. Corso Concetto

Diabetologo

Risposto il: 22 Ottobre 2013