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Salve, nel giugno 2002 mi hanno installato 3 Bypass; e da allora ho iniziato ad assumere statine e ascriptin. Successivamente a questa operazione nell'ottobre dello stesso anno sono stato colpito da una eritrodermia grave su tutto il corpo: sono dapprima diventato tutto rosso, successivamente la pelle ha iniziato a scollarsie, da terra raccoglievo cumuli di pelle secca - le unghie si sono ispessite, gli occhi sembravano avere congiuntivite e le mani insecchite non avevano più sensibilità ed elasticità - . Sebbene sia stato ricoverato più volte in vari ospedali non si riusciva a venire a capo della situazione. Solo nel maggio 2003 dopo 6 mesi, un dermatologo mi ha fatto sospendere la Terapia farmacologica perchè sosteneva che il mio problema alla pelle erano dovuto agli EFFETTI COLLATERALI delle medicine assunte in quel periodo. la terapia che ho fatto consisteva in flebo di tad e samir, tinset, betaflor, versus crema. La situazione è migliorata nel giro di due mesi. sino alla completa guarigione. Di li a poco ho dovuto riprendere la terapia cardiaca con farmaci meno tossici. A dicembre 2004 inseguito a infarto sono stato sottoposto ad angioplastica con l'istallazione di due stent e relativa terapia farmacologica a base di cardioaspirina 100 mg al giorno - statina enapren. dopo pochi mesi, aprile - maggio, mi sono ricomparse sulla spalla delle macchie rosse non pruriginose che si sono estese poi al viso e al petto diagnosticate come psoriasi. ma la terapia che mi è stata data non mi ha portato a nessun risultato positivo. Mi sono rivolto nuovamente al dermatologo che mi ha curato la prima volta e mi ha nuovamente diagnosticato una intossicazione del fegato dovuta secondo lui all'assunzione della cardioaspirina. A questo punto vi chiedo cosa devo fare visto che: il cardiologo che mi ha impiantato gli stent dice che non posso sospendere la cardioaspirina e il dermatologo invece sostiene che la cardioaspirina è il medicinale che insieme agli altri mi sta intossicando il fegato e la manifestazione di ciò è l'eritodermia - sindrome di Steven- Johnson sulla pelle. grazie.
Risposta del medico
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Le reazioni allergiche a farmaci non sono rare. Quando compaiono in presenza di terapie complesse come nel suo caso è necessario identificare il farmaco responsabile. Se il suo dermatologo dice che è l’aspirina il farmaco incriminato questa può essere sostituita con il Clopidogrel (Plavix) alla dose di una cpr al di. La somministrazione del Plavix è soggetta a restrizioni (anche per il suo alto costo) per cui è necessario programmare un piano terapeutico, firmato da un cardiologo, che è limitato a 9-12 mesi dopo l’angioplastica. Nulla toglie che lei possa poi continuarlo, se non vi saranno reazioni allergiche acquistandolo. In alternativa al Plavix c’è la Ticlopidina (libera prescrizione) che richiede però controlli nel tempo dell’esame emocromo per verificare che non vi siano riduzioni del numero dei globuli bianchi o delle piastrine. Non si può comunque escludere nella genesi delle sue manifestazioni cutanee una responsabilità sia dell’Enapren che della Statina. Si tratta di molecole che possono essere sostituite con altre aventi lo stesso meccanismo d’azione.
Risposto il: 04 Novembre 2005