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Anomala reazione epatica?

mio figlio di 26 anni ha avuto tre strani episodi a distanza di lunghi periodi: a 15 anni durante una uscita scout ( mangiarono panini) cadde con la bici procurandosi diverse abrasioni non importanti. Chiarisco che da piccino è stato un soggetto asmatico che nell'età evolutiva ha via via migliorato le sue difese; dopo i sei sette anni non ha più avuto fenomeni importanti; ai cambi stagionali reagiva con bronchiti asmatiche ma di facile remissione; ha un vasto campo di allergie (polveri pollini acari graminacee ecc.) accertate in seguito all'evento in descrizione. Soccorso dai compagni presentava difficoltà respiratorie serie e con i minuti apariva tumefatto da gonfiori al volto alla fronte, forse anche alla trachea. ( la ricostruzione è stata precaria perchè mio figlio raggiunse casa per poi andare in ospedale circa sei ore dopo il verificarsi di questo incidente. Alla mia vista appariva ancora molto tumefatto ed aveva febbre alta. Raggiungemmo l'ospedale subito. In attesa dela visita ebbe vomito abbondante e con il trascorrere dei minuti si sfrebbò e svanirono i gonfiori sino allora ancoramolto evidenti al viso. Fu visitato dal medico incaricato del soccorso e nelle ore successive dallo specialista in pneumologia. La conclusione chiarì una sospetta intossicazione alimentare. Intorno ai 22, 24, anni e sempre a seguito di cene ( senza abusi nè di cibo, nè di alcolici) ebbe in un paio di occasioni febbre alta che si rimise dopo vomito, migliorando subito il quadro generale di salute. A 25 anni, ancora una festa, mangiò un craphen alla crema. L'indomani una decina di compagni di lavoro presentarono sintomi grastroentereici diversamente articolati tra loro. Il secondo giorno mio figlio aggiunse al mal di testa senzsazione di vomito e nausee, febbre alta e il "solito" accenno di bronchite asmatica. "hai preso freddo...Non hai digerito..." Comunque su suggerimento del medico di base ci recammo in ospedale per un approfondimento. Snobbati all'arrivo l'attenzione mutò con l'esito dei prelievi di sangue che gli furono eseguiti e ripetuti due volte. Finalmente il medico consultò l'ematologo e, pressato dalle domande, ( mio figlio ebbe un leggero collasso e stimoli di vomito) ci informò che gli esami del sangue segnalavano una piastinopenia importante (25000/23000). A domanda rispondo che mio figlio non ha "malattie", ribadisco che eravamo li a seguito di una infezione alimentare nota x aver coinvolta un gruppo di persone. Ne usciamo soltanto raggiungendo l'ematologo che intende rifare un prelievo e se i valori fossero stati confermati sarebbe stato necessario un prelievo spinale. Ho cercato ancora di farmi comprendere: una intossicazione alimentare non poteva portarci così lontano. Ce ne andammo. La settimana successiva, ripetendo le analisi del sangue, i valori delle piastrine erano in regola ( 170.000). Può una anomala reazione epatica aggredire il patrimonio di piastrine?
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
No. Assolutamente. Nessuna anomala reazione epatica può aggredire il patrimonio di piastrine. E’ probabile che si sia trattato di un errore di laboratorio oppure una reazione tossica di tipo “allergico”.
Risposto il: 01 Febbraio 2007