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Esperto Risponde

ansia da esami

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e da qualche anno soffro di ansia e attacchi di panico. Questi attacchi non avvengono sempre ma solo in certe situazioni e in maniera strana. Mi spiego meglio, ad esempio sto parlando con una persona in modo tranquillo rilassato, normale in poche parole, poi però capita che magari dice qualcosa o succede qualcosa, all'improvviso vado in panico, inizio a diventare rosso in faccia e inizio a sudare molto. La cosa che mi fa arrabbiare di più è che succede in automatico, come posso spiegare senza una ragione apparente, senza il mio controllo. Io penso sia un problema psicologico, infatti prima mi capitavano questi attacchi anche quando vedevo determinate persone, perchè diciamo che mi mettevano in soggezione, invece ora che ho capito meglio le cose e sono più sicuro di me questo non accade. Il problema è forse anche nel mio carattere, non so bene come descrivermi sono timido, riservato e tranquillo, quasi asociale in alcune situazioni, mentre in altre sono più estroverso, più attivo e non guardo in faccia a nessuno in altre. Ho sbalzi di umore e sono anche distimico. Ho un problema che sudo più del normale, e quindi cerco di muovermi poco e questo mi porta a essere molto "rallentato" e la cosa mi da fastidio perchè in realtà vorrei fare il contrario. In poche parole sono distimico, soffro di ansia, quest'ansia è aumentata dal mio problema della sudorazione che a sua volta mi aumenta l'ansia, in un circolo vizioso, e secondo me il grande problema è psicologico, forse dovrei avere più auto-stima ed essere più sicuro. La mia domanda è poichè dovrei fare l'esame, potete consigliarmi qualcosa che non mi faccia andare in panico e di conseguenza un bagno di sudore mentre parlo con i professori?
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
A me sembra che quello che scrive sia influenzato da una sbrigativa lettura di quanto internet può offrire in questo momento; tanto da esasperare la percezione di quanto le sta accadendo. E, con gli esami ormai alle porte, tutto ciò diventa ancora di più angosciante. Non c'è una ricetta magica ... anzi, ne esisterebbe una che tuttavia è arduo realizzare. Occorrerebbe fregarsene del sudore, al limite portarsi dietro anche un asciugamano e affrontare l'esame con cipiglio. Successivamente, una volta superato l'esame (con i professori e con il suo sudore), mettersi d'impegno per accettarsi così com'è. Questa è una terapia che funziona spesso. Nel caso non dovesse funzionare abbastanza, suggerisco l'intervento di un/una psicoterapeuta per un sostegno finalizzato a ristrutturare la sua "autostima" e farla inserire serenamente nella sua rete sociale.
Risposto il: 07 Giugno 2012