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Esperto Risponde

Aspettative di vita Post intervento di bypass coronarico

Sono un ragazzo di 43 anni, nel dicembre 2008 dopo alcuni controlli dovuti ad un'angina da sforzo fattami portare avanti SCIAGURATAMENTE PER UN ANNO E MEZZO da un cardiologo nonostante un test da sforzo e una Scintigrafia miocardica entrambi positivi,ho avuto un duplice bypass aortocoronarico, e precisamente :AMIS su IVA e VSA su IVP , INTERMEDIA non compatibile per calibro. Non ho avuto infarto e le funzionalità del mio cuore sono perfette.Da un semplice ECG di controllo fatto al Monadi di Napoli MI IMPOSERO di fare immediatamente una Coronarografia che diede il seguente esito:CORONAROGRAFIA SX : Tronco Comune: di buon calibro ed esente da lesioni ;Ramo Discendente Anteriore: vaso chiuso al tratto prossimale, scarsamente riabituato nel tratto medio-distale per via eterocoronarica. Evidenza di ramo intermedio di buon calibro con stenosi prossimale del 70%Ramo Circonlflesso: vaso di buon calibro, esente da lesioni emodinamicamente significative.CORONAROGRAFIA DX : Vaso dominante, di grosso calibro, con alcune alterazionidi parete al tratto medio. Il ramo IVP appare di buon calibro e con una stenosi del 70% subito dopo l’origine. Si apprezza visualizzazione tardiva del tratto medio-distale del ramo IVA attraverso circolo collaterale.VENTRICOLOGRAFIA : Ventricolo sinistro di normali dimensioni cavitarie con conservata cinesi globale (FE 60%).CONCLUSIONI : Malattia aterosclerotica multivasale. Conservata la cinesi globale del ventricolo di sinistra.Con un “verdetto” del genere alla “modica” età di 41 anni ero in preda ad una disperazione totale, ma contemporaneamente venivo confortato dai medici del reparto di cardiochirurgia del Monaldi di Napoli i quali mi dicevano di ritenermi fortunato prima perché il cuore era sano e perfettamente funzionante secondo perché ero predestinato ad un bruttissimo infarto dove all’80% sarei morto oppure il cuore ne sarebbe uscito abbastanza malconcio, e mi dissero che si erano creati dei circoli collaterali che in pratica avevano evitato il peggio.Quello che non riesco a spiegarmi è come mai non ho avuto nessun infarto in un anno e mezzo pur avendo l’IVA completamente otturata , puo’ essere che quei circoli collaterali abbiano sopperito alla funzionalità del tratto coronarico più importante ?Cerco di vivere la vita in modo sereno, in due anni e mezzo di controlli esce tutto nella norma e tutto negativo .Ma nonostante ciò , vista la mia età , a volte mi sento come un predestinato ad un infarto.Riuscirà mai la terapia farmacologica(supportata da uno stile di vita sano) a bloccare questa precoce ateroscelrosi?Con i due bypass impiantati e visto le condizioni delle altre coronarie posso dire di avere delle coronarie abbastanza pulite ?So che non bisogna fare nomi di medici, ma il fatto che i due bypass me li abbia impiantati il “Papà del Cuore nonchè mago dei trapianti” (ora in pensione) all’ospedale Monadi di Napoli può essere una garanzia per la loro durata?Cordiali ringraziamenti
Risposta del medico
Prof. Carlo Antona
Prof. Carlo Antona
Specialista in Cardiochirurgia
Gentile Signore, l'aspettativa di vita di un Paziente sottoposto ad intervento di Bypass coronarico è legate soprattutto ai danni eventualmente subiti dal cuore, all'individuazione e controllo dei fattori di rischio, e al tipo di vita. Sono poi implicati fattori genetici, la familiarità, il diabete etc. La rivascolarizzazione è stata effettuata correttamente, il risultato si mantiene buono negli anni. Deve accentrare la sua attenzione su uno stile di vita sano, non di inattività ma di attività sana, facendo dei controlli periodici. Il fatto che il suo cuore non abbia subito danni è verosimilmente attribuibile proprio al circolo collaterale che ha sopperito gradualmente alla carenza di flusso sanguigno. E' un fatto estremamente positivo che influirà positivamente sulla sua vita futura. Prosegua quindi con fiducia la terapia farmacologica. Cordiali saluti. Prof. Carlo Antona
Risposto il: 30 Giugno 2011