Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Calcolosi biliare

Egr. Dottore Le scrivo per chiedere gentilmente una sua opinione in merito allla problematica che segue. Sono al quinto mese di gravidanza e circa un mese fa sono stata ricoverata in seguito ad una colica biliare, scoprendo attraverso apposita ecografia addominale di soffrire di numerosi piccoli calcoli alla cistifellea. Visto lo stato di gravidanza l'equipe medica ha deciso di non procedere con alcun intervento chirurgico, consigliandomi solo di curare molto l'alimentazione evitando pertanto uova, cibi grassi, fritti e latticini.
A gennaio mi sono sottoposta a grastroscopia nel corso del quale non sono emerse patologie allo stomaco ma solo una leggera ernia iatale da scivolamento.
Ora seguo una dieta ricca di fibre, frutta e verdura, frazioni i pasti quotidiani in 5 pasti appunto, e cerco di bere molta acqua.
da alcuni giorni ho notato però che dopo i pasti principali iniziano fitte abbastanza dolorose, tipo crampi, nella parte sinistra dell'addome accompagnate dalla sensazione di avere il fiato corto (anche se il ginecologo dice che è perfettamente normale in gravidanza in quanto è l'Utero che ingrossandosi comprime la vena cava ostacolando il ritorno del Sangue al cuore). Tali fitte non sono però accompagnate da febbre, vomito, ittero. Gli esami del sangue da me effettuati e ritirati nel corso della precedente settimana riportavano le seguenti trnsaminasi: GOT/AST pari a 16 (valori di riferimento 9-36) e GPT/ALT pari a 22 (valori di riferimento 10-36). Inoltre la quantità di bilirubina presente nelle urine è pari a zero. Quotidianamente tengo monitorata la pressione arteriosa che si attesta sui 120/75 e i battiti del Cuore (circa 65 al minuto). Ora gentilmente Le chiedo uno Suo parere in merito a cosa può scatenare le fitte di cui sopra e se ci sono altri esami particolari a cui Lei ritiene utile possa sottopormi per scongiurare il rischio di pancreatiti o altre simili patologie. Inoltre ha qualche altro consiglio utile da darmi in merito alla calcolosi biliare, in attesa di potermi sottoporre all'intervento di asportazione della cistifellea? in attesa di una Sua cortese risposta, La ringrazio fin d'ora anche per l'ottimo servizio reso su questo sito.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Non si ritiene probabile imputare la sintomatologia che lei riferisce ad un qualche problema epatico o biliare. E’ possibile che sia originata da una sindrome colitica slatentizzata, magari, dalla condizione di gravidanza e lo stress conseguente. Per quanto riguarda la calcolosi biliare le consigliamo di seguire una dieta idonea con pasti piccoli e frequenti eliminando uova e derivati, latticini, cibi grassi e fritti. Eventualmente, dietro parere positivo del suo ginecologo, può valutare la possibilità di seguire terapia dissolutiva dei calcoli mediante acido ursodesossicolico.
Risposto il: 13 Aprile 2005